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Ortofrutta

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È il momento del melograno: provalo con bavette e scampi

Dotato di numerose proprietà per la salute e il benessere dell’organismo, si può trovare di buona qualità e consistenza

È il melograno il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. Ce n’è una buona disponibilità e la qualità della merce nazionale è soddisfacente: prima si trovavano esemplari controstagione con provenienza estera, poi è diventato protagonista il raccolto spagnolo mentre ora quello italiano.

Al momento gli areali produttivi di riferimento sono soprattutto in Sicilia ma anche in Calabria e Puglia: l’aspetto e la pezzatura meritano così come la consistenza del frutto.

Dotato di numerose proprietà per la salute e il benessere dell’organismo, il melograno è composto per il 78% da acqua, è ricco di sali minerali come potassio, manganese, zinco, rame, fosforo ferro, magnesio e calcio. Inoltre, contiene fibre e vitamine (B1, B2, B3, B5, B6, C, E, K e J) ma anche preziosi antiossidanti e, grazie alla sua composizione, diversi studi gli attribuiscono una preziosa funzione anticancerogena.

Il succo può agire come anticoagulante, a beneficio del cuore, riducendo il rischio di arteriosclerosi, e svolge un’azione di prevenzione nelle malattie cardiovascolari. Dotato di funzioni diuretiche e astringenti, è utile anche contro i disturbi gastrici, i parassiti intestinali, la diarrea e le emorroidi. Infine, secondo alcune ricerche avrebbe effetti positivi anche nei casi di artrite e nei confronti del morbo di Alzheimer.

In cucina può essere consumato al naturale oppure adoperato per preparare sciroppi, succhi di frutta, marmellate, gelatine, sorbetti e gelati. In alternativa è possibile utilizzarlo per ottenere ottimi ripieni, salse, sughi, marmellate, gelatine, sorbetti, torte e gelati. Spremuto o passato al setaccio, viene usato per accompagnare primi piatti (risotti, pastasciutta, gnocchi e zuppe), secondi di carne, come arrosto di pollo, maiale o pesce.

Per chi soffre di colite e diverticolite è da evitare l’ingestione dei semini interi e, come sempre, nell’alimentazione, è sconsigliato il consumo eccessivo: un’assunzione smodata di melograno, in particolare dei principi attivi ricavati dalla corteccia, può provocare un’intossicazione i cui effetti collaterali sono vertigini, cefalea e sonnolenza.

Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, è iniziata l’offerta delle prime clementine spagnole. Siamo solo agli inizi, ma il prodotto sembra già avere il giusto colore e viene eseguita una buona selezione dei frutti. Ci si aspetta, invece, che il sapore e il gusto miglioreranno, ma nel corso della stagione sicuramente sarà così.

Prosegue la campagna dei Satsuma Miyagawa, mandarini di colore verde con origini orientali: l’offerta è ben calibrata in proporzione alla richiesta di mercato. Sono un’alternativa che anticipa la stagione delle clementine e non tutti i consumatori li apprezzano come queste ultime ma rimangono una buona scelta.

Si rafforza l’offerta dei cachi o loti: le varietà comuni provengono principalmente da Campania, Emilia Romagna e Veneto. Le compravendite sono stabili: le quotazioni si attestano entro livelli raffrontati all’attuale disponibilità, ma siamo a inizio stagione e progressivamente diminuiranno.

Si assesta la disponibilità delle castagne: il mercato in attesa dello svolgimento degli eventi della cultura delle caldarroste nei vari Comuni e la situazione è in stand-by.

Continua l’offerta dei fichi d’India, dei quali si rileva una buona presenza a prezzi analoghi alla scorsa settimana.

Il clima tipicamente autunnale sembra aumentare l’attenzione dei consumatori verso le pere e le mele. Per le prime le varietà di riferimento sono William e Abate, l’areale produttivo rimane quello emiliano-romagnolo, mentre per le seconde c’è la Royal Gala e il luogo d’origine col miglior rapporto qualità-prezzo è il Trentino Alto Adige. In alternativa, si possono trovare mele a minor prezzo con origine valtellinese e veneta.
Rimane stabile l’uva da tavola, con protagoniste le varietà Italia e Pizzutella, acquistabili con quotazioni convenienti per i consumatori.

Passando al comparto orticolo, la richiesta del cavolfiore bianco e del cavolo romanesco (a pigna) è risultata superiore all’effettiva disponibilità e questo ha portato a rincari. Pare che la raccolta si faccia attendere e bisognerà aspettare le evoluzioni dell’andamento climatico per l’assestamento dei prezzi.

Altra nota negativa riguarda le zucchine: a causa di un momentaneo vuoto produttivo i listini hanno puntato verso l’alto, restando comunque entro valori tollerabili per la stagione.

Per concludere, è stabile la produzione locale, che offre ancora buona quantità e qualità per coste, bietole da taglio erbette, lattughe, valeriana, sedano, cicoria catalogna, prezzemolo e spinaci.

LA RICETTA DELLA SETTIMANA

Bavette scampi melograno (da GialloZafferano)

Bavette scampi e melograno

a cura di GialloZafferano

Ingredienti

Linguine 320 g
Scampi 500 g
Melagrana i chicchi 100 g
Basilico 4 foglie
Aglio 1 spicchio
Vino bianco 50 g
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.

Preparazione

Per preparare le bavette scampi e melograno iniziate sciacquando il basilico e tagliandolo a listarelle sottili. Procedete con la pulizia degli scampi: privateli della testa e con delle forbici incidete la corazza sotto il ventre per facilitare l’eliminazione del carapace.

Dopo averlo tolto, aiutandovi con delle pinze da cucina eliminate l’intestino, se non l’avete potrete sollevarlo con uno stuzzicadenti e poi strapparlo a mano, facendo molta attenzione a non romperlo per evitare che alcune parti rimangano attaccate al crostaceo. Riducete ora gli scampi in piccoli tocchetti di eguale dimensione.

A questo punto lessate le bavette in abbondante acqua salata.

Mentre la pasta cuoce, prendete una padella dal fondo antiaderente e fate rosolare uno spicchio di aglio in camicia con l’olio. Quando sarà rosolato, eliminatelo. Unite ora i tocchetti di scampi facendoli cuocere a fuoco vivace per 2 minuti circa e mescolandoli per evitare che attacchino al fondo della padella. Insaporite con sale e pepe. Dopodiché sfumate con del vino bianco lasciandolo evaporare.

A questo punto la pasta sarà al dente: scolatela direttamente nella padella con il pesce e aggiungete 1 mestolo di acqua di cottura della pasta per ultimarne la cottura, Quando sarà completamente asciugata e assorbita dalla pasta versate anche 50 g di chicchi di melagrana, conservando l’altra metà per decorare il piatto.

Insaporite con il basilico e mescolate bene gli ingredienti affinché i profumi si amalgamino. Infine impiattate le vostre bavette scampi e melagrana e gustate ancora calde, guarnendo con i rimanenti 50 g di chicchi di melagrana che daranno un colore vivace al piatto!

L’immagine è da GialloZafferano

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