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Le previsioni

Vento forte, anzi fortissimo tra venerdì e sabato previsioni

Raccomandiamo di recepire questo avviso con la massima serietà. Come al solito la speranza è che i danni siano limitati al massimo, ma il comportamento virtuoso di ciascuno di noi è oltremodo determinante. Prudenza, consapevolezza e buon senso sono ingredienti che mitigano di gran lunga i rischi.

Siamo alle porte di un evento meteorologico molto severo, che merita un approfondimento adeguato, annuncia il Centro Meteo Lombardo.

Le ultime elaborazioni modellistiche depongono per un rischio di precipitazioni alluvionali relegato in buona misura al limitrofo alto Piemonte, mentre – per i nostri lidi padani lombardi – esasperano il richiamo sciroccale come raramente ci è capitato di osservare. Nella sera-notte tra venerdì e sabato, specie tra le alte pianure e pedemontane centro-occidentali, soffierà davvero un vento dannato da est.

Questo significa che, su gran parte del territorio lombardo di pianura (escluso forse l’estremo ovest), dovremo preoccuparci molto più del vento forte rispetto alla piogge, che anzi avranno un comportamento molto irregolare nel tempo e nello spazio. Meritano tuttavia molta attenzione anche gli accumuli pluviometrici su medio-alto Varesotto (Verbano tutto), C.Ticino, Valtellina e Valchiavenna, tutto il comparto delle Orobie con estensione (sabato mattina) alla Valcamonica, Prealpi Bresciano-Gardesane e valli secondarie afferenti.

Segue l’evoluzione generale prevista in Lombardia. La mappa allegata è un tentativo di riassumerla (perdonate l’assembramento d’informazioni).

vento pioggia mappa

Dopo qualche precipitazione sparsa già dal mattino di venerdì, rovesci concentrati più che altro in sede prealpina e sulle nostre province orientali (convezione ereditata dagli intensi temporali attesi nelle coste della Liguria di levante), la fase più intensa del peggioramento avrà luogo dal pomeriggio di venerdì 2 ottobre 2020 fino al mattino di sabato 3, con un picco della fenomenologia atteso proprio nel cuore della notte tra venerdì e sabato.

Una notte da lupi. Ritirate in casa tutto il ritirabile (per fronteggiare i danni da forte vento: marginale o nullo il rischio grandine).

Sabato in prima mattinata la circolazione depressionaria sulla Francia tenderà ad allargare le sue spire verso levante, forzando in Val Padana masse d’aria più secche e più fresche (più stabili), dunque il nord Italia uscirà dal (pericoloso!) settore di massimo contrasto termo-igrometrico. Il risultato sarà il “canto del cigno” della fenomenologia, con linee di rovesci – intensi in fascia prealpino/pedemontana – in progressivo spostamento da ovest verso est, a impegnare anche i settori di pianura (specie medio-alta). Ogni eventuale fenomeno a seguire, cioè dopo l’ingresso frontale di sabato entro il mezzogiorno, perderà i connotati di criticità.

Quota neve? Stellare, dato il mastodontico richiamo mite meridionale: inizialmente sui 2500-2800 metri sul livello del mare in risalita oltre i 3200. Da sabato pomeriggio, tuttavia, l’ingresso di aria fredda in quota da ovest determinerà un consistente calo dello zero termico, ma le precipitazioni diverranno quantitativamente marginali. Con le precipitazioni di domenica pomeriggio/sera, forse, potremo sfruttare questo fresco in quota per nuova neve a quote relativamente basse per il periodo (1800-2000m slm).

Tornerà il “bel” tempo per il weekend? Mmm… più no che sì. Tra sabato pomeriggio e lunedì osserveremo dapprima ampie schiarite (più che altro in pianura), seguite a stretto giro da variabilità, a tratti perturbata (specie domenica pomeriggio/sera), ma senza più eventi degni di nota. Bassissima l’attendibilità previsionale locale in una situazione simile, dunque lasciate perdere di arrovellarvi a tal proposito.

Piuttosto: raccomandiamo di recepire questo avviso con la massima serietà. Come al solito la speranza è che i danni siano limitati al massimo, ma il comportamento virtuoso di ciascuno di noi è oltremodo determinante. Prudenza, consapevolezza e buon senso sono ingredienti che mitigano di gran lunga i rischi.

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