C’è anche il progetto di un bergamasco, l’architetto Piero Pedroli, tra i selezionati in uno dei concorsi internazionali più rilevanti degli ultimi anni.
Il bando, indetto nella città Californiana di San Jose, capitale della Silicon Valley e decima città più popolosa degli Stati Uniti, chiedeva ad architetti, ingegneri e designer di progettare un edificio che, rappresentando l’immagine del luogo più tecnologicamente avanzato al mondo, ne possa diventare l’icona.
In Silicon Valley, epicentro dell’evoluzione tecnologica globale, non esiste infatti alcun edificio rappresentativo.
Dei 963 progetti ammessi al concorso, una commissione internazionale ha selezionato i 47 migliori, includendo il design#199 dell’architetto Piero Pedroli. Si tratta di un risultato eccezionale per un giovane professionista con ancora poche esperienze in campo internazionale, che qui è stato in grado di competere ai massimi livelli con grandi studi associati e “archistar” di fama mondiale.
L’edificio a forma di Alpha, è un’imponente struttura ad arco (calcolata dal collega bergamasco ingegner Fabio Lorenzi, coinvolto dall’architetto Pedroli per la parte ingegneristica) completamente ricoperta di vegetazione, sulla cui sommità si erge una piramide a base triangolare in cristallo, con una terrazza panoramica a sbalzo. Due funicolari – un richiamo alla città di appartenenza – permettono ai visitatori di scalare la struttura alta 54 metri. È una costruzione imponente e maestosa, la cui particolare forma (Alpha è la prima lettera dell’alfabeto Greco, è un simbolo già usato nell’antico Egitto che significa inizio, primo, eterno; è il nome della stella più luminosa del sistema solare…) evoca significati metaforici che ben descrivono la storia, il presente e il futuro di un luogo dove nascono le idee che stanno rivoluzionando la società contemporanea.
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