Quello del 1° ottobre 2020 è un giorno importantissimo per l’arte bergamasca: s’inaugura infatti una nuova stagione di cultura alla GAMeC con le mostre In The Forest, Even The Air Breathes e Ti Bergamo.
La prima (che tradotta in italiano è “Nella foresta persino l’aria respira”) è un progetto del curatore indiano Abhijan Toto nominato vincitore, nel giugno 2019, della X edizione del Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – EnterPrize.
In The Forest, Even The Air Breathes trae spunto dalle ricerche relative al “Forest Curriculum”, una filosofia della Terra che promuove la necessità di un immaginario cosmopolitico localizzato della nostra attuale era ecologica. Una visione alternativa al principio di “planetarietà” insito nel concetto di Antropocene, a cui generalmente si associa l’idea di una universalità del modello occidentale dell’umano che, storicamente, ha favorito lo sfruttamento e l’impoverimento dei territori considerati periferici rispetto a questa visione.
Ti Bergamo, invece, è curata dal direttore della GAMeC Lorenzo Giusti e da Valentina Gervasoni. L’esposizione trae il titolo dal disegno realizzato e donato al museo dall’artista rumeno Dan Perjovschi a sostegno della campagna di raccolta fondi per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII che la GAMeC ha promosso attraverso i propri canali social nel corso dell’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus.
Non si tratta di una mostra canonicamente intesa, bensì di una collezione eterogenea di materiali e testimonianze; un racconto molteplice caratterizzato da livelli narrativi differenti e temporalità scomposte.
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