L’Atalanta è sempre una macchina da gol. Anche a Roma contro la Lazio – quella stessa Lazio diventata ormai una sorta di acerrima rivale dei nerazzurri – gli uomini di Gasperini hanno stravinto, divertito e offerto sprazzi di grandissimo calcio.
A dire tutto è il risultato, chiaro e netto: 4-1.
L’Atalanta ha vinto serenamente quello che la griglia di partenza del nuovo campionato diceva essere uno scontro diretto d’altissima quota, contro una delle squadre più attrezzate della Serie A. I tre punti non sono mai stati in discussione, anche se la Lazio ha giocato la sua gara onesta e ha provato con le unghie e con i denti a tornare in partita finché non ha subito la quarta rete, il colpo del ko.
Gasperini, rispetto all’undici schierato contro il Torino, ha cambiato parecchio: in difesa spazio a Djimsiti e Palomino, in mezzo al campo a Pasalic, sulla trequarti a Malinovskyi.
Nel primo tempo i bergamaschi si sono difesi bene e hanno colpito quando ne hanno avuto l’occasione: con Gosens al 10′, con Hateboer al 32′ e col Papu Gomez al 41′. Eppure la Lazio non è stata a guardare, ma l’Atalanta – a differenza di quanto fatto vedere coi granata – anche dietro è sembrata solida e organizzata.
Nella ripresa il gol di Caicedo (57′) e l’occasione divorata da Immobile due minuti dopo hanno fatto ripensare a un match-fotocopia di quello visto un anno fa, sempre all’Olimpico. Ma a mettere in cassaforte il risultato ci ha pensato ancora il Papu Gomez, al 61′, con un capolavoro di tecnica, classe e fiuto del gol: sinistro a incrociare da posizione defilata, potente e preciso, che s’è infilato preciso preciso sotto al sette.
Da lì in avanti la Lazio si è spenta e l’Atalanta ha praticamente tolto il piede dall’acceleratore, accontentandosi.
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