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Resistenza al Covid e super Atalanta: Bergamo seconda provincia più “sportiva” d’Italia

L'indagine condotta dal quotidiano economico fa il punto su come l'emergenza sanitaria abbia cambiato la geografia dello sport: i nerazzurri trascinano, ma c'è molto di più nel successo bergamasco.

Una super Atalanta e la capacità del sistema sportivo di reggere al terribile tsunami del Covid che si è abbattuto su Bergamo: sono sostanzialmente questi i motivi che hanno portato la nostra provincia al secondo posto, dopo Bologna, nell’indagine sulla sportività dei territori condotta da PtsClass per il Sole 24 Ore.

Nella quattordicesima edizione dello studio, l’emergenza Coronavirus ha assunto un ruolo determinante con la creazione di quattro indicatori “al contrario” relativi ai periodi di stop imposti a strutture fortemente correlata all’attività turistica, alla temporanea chiusura e alla limitazione dell’attività di scuole sportive per ragazzi e delle imprese che gestiscono impianti, alla cancellazione e al ridimensionamento di eventi nazionali e internazionali originariamente previsti dai calendari e alle difficoltà connesse alla ripartenza dei campionati 2020-2021 con la rinuncia di alcune squadre, l’autoretrocessione di altre e, più in generale, con la limitazione alla presenza del pubblico.

Indicatori senza i quali Trento avrebbe riconquistato il primo posto e che invece l’hanno spinta al terzo, mentre per Bologna l’effetto è stato contrario: l’inserimento in calendario di una tappa di F1 e del campionato del mondo di ciclismo a Imola l’ha elevata fino alla vetta della classifica.

In mezzo alle due ecco Bergamo, in crescita dal settimo posto dello scorso anno: senza indicatori Covid si sarebbe fermata al terzo gradino del podio, quindi già in ottima posizione.

La nostra provincia è anche la prima città lombarda a salire sul podio dal 2007 a oggi, risultato reso possibile soprattutto dalla straordinaria stagione dell’Atalanta: il calcio professionistico, infatti, ha un peso notevole ai fini dell’Indice di Sportività e Bergamo è al primo posto in quello specifico indicatore.

Ma non ci sono solo il terzo posto in Serie A e i quarti di Champions della banda Gasperini a trascinare verso l’alto la provincia bergamasca: 18 squadre iscritte nei campionati dilettantistici di Serie D ed Eccellenza ne fanno la settima realtà italiana.

Contribuiscono al risultato finale anche il terzo posto nel ciclismo, con l’eccellenza del team Colpack, l’ampia base amatoriale e la grande capacità di organizzare manifestazioni di rilievo.

Grande soddisfazione arriva anche dal cosiddetto tasso di praticabilità, calcolato in base al numero di sport che è possibile praticare nelle province: Bergamo si piazza al nono posto in Italia, dietro i grandi centri.

Negli indicatori relativi all’effetto Covid la Bergamasca ha dimostrato tutta la sua forza nel resistere alla pandemia che qui, sul lato sanitario, ha colpito più duramente rispetto al resto d’Italia: l’impatto maggiore lo si registra sui blocchi delle attività delle scuole sportive e delle imprese che gestiscono impianti come palestre e piscine (settimo posto).

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