Legambiente premia i ragazzi che utilizzano mezzi ecologici. Gli studenti delle scuole superiori del territorio bergamasco hanno la possibilità di partecipare a una gara – con un vero e proprio regolamento – finalizzata a incentivare la mobilità green ed evitare l’uso della macchina o della moto.
Il referente della classe che intende partecipare a questa iniziativa, ogni giorno, dal 15 ottobre al 15 novembre, dovrà segnarsi i mezzi che ha usato ogni studente per recarsi al proprio istituto. L’alunno, acquisirà più punti a secondo dell’uso dei mezzi più ecologici come il monopattino, bicicletta o semplicemente se va a piedi. La classe che guadagnerà un alto punteggio avrà diritto a una ricompensa; i premi possono essere di varia natura come gite, abbonamenti o quant’altro, a seconda se la classe in questione è la prima, la seconda o la terza in classifica. Inoltre questo progetto permette agli alunni anche di redigere delle proposte, che saranno valutate a metà novembre, per favorire la raggiungibilità della sede scolastica.
Tutto ciò ha l’intento di ridurre l’inquinamento ambientale grazie anche alla partecipazione dei giovani studenti, facendo loro capire l’importanza di salvaguardare il clima con i fatti.
L’Azienda Trasporti Bergamo, quindi, sta cercando di organizzarsi sia per garantire la sicurezza a causa della pandemia COVID-19, soprattutto con la ripartenza delle scuole, sia per istituire servizi ecologici. “A causa dell’epidemia, stiamo cercando di incrementare il numero degli autobus in circolazione in modo da evitare la violazione delle regole del distanziamento sociale- spiega Enrico Felli, presidente dell’ATB – e oltre a ciò, ci stiamo occupando di promuovere questa iniziativa in modo che i ragazzi possano esprimere le loro esigenze, e noi cercare di soddisfarle su dove è possibile, anche perché è importante il loro punto di vista dato che sono loro che in prima persona usano quotidianamente l’autobus”.
Stefano Zenoni, assessore ambiente e Mobilità Comune di Bergamo ha sottolineato che: “In futuro si vedrà di diffondere ulteriormente l’uso degli autobus elettrici, anche se non è facile perché la procedura per ottenerli è complessa, e devono garantire la capacità di percorrere lunghi percorsi. L’obiettivo principale è quello di sostituire gli autobus a gasolio con modelli elettrici o comunque ecologici”.
Per quanto riguarda il punto di vista economico, è inutile evidenziare come l’azienda dei trasporti bergamasca sia stata soggetta a uno squilibrio finanziario. “La crisi non è data in maniera rilevante dall’aumento dei mezzi che devono circolare, ma nemmeno dalla quota di rimborso sugli abbonamenti dato che i ragazzi per mesi non hanno più potuto usufruire del servizio a causa della pandemia, ma dal fatto che durante il lockdown gli autobus erano quasi completamente vuoti, chiaramente non potevamo farne a meno perché c’era gente che comunque lavorava, dunque doveva spostarsi, ma la differenza rispetto ai periodi normali è stata abissale”, spiega il dirigente Enrico Felli.
Per il momento, nonostante le difficoltà, l’azienda sta cercando di ripartire meglio di prima cercando di non potenziare maggiormente l’alterazione atmosferica incoraggiando anche i giovani ragazzi. Elena Ferrario presidente Legambiente Bergamo sostiene che:“Sono fiduciosa e sicura che gli alunni grazie a questo progetto che offre loro un’opportunità in più, ogni giorno si metteranno in pensiero per migliorare il loro tragitto scolastico, e molto probabilmente le idee verranno fuori”.
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