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Ciclismo femminile

Giro Rosa, Marta Cavalli sfiora il podio nella settima frazione

La cremonese della Valcar-Travel & Service ha tagliato il traguardo di Maddaloni in quarta posizione

Nel giorno delle cadute, la stella di Marta Cavalli torna a brillare.

La portacolori della Valcar-Travel & Service ha evitato gli incidenti che hanno caratterizzato il finale della settima tappa del Giro Rosa terminando le proprie fatiche in quarta posizione.

La frazione, resa maggiormente insidiosa dal caldo afoso che sta colpendo la Campania, si è accesa sin dai primi chilometri grazie al tentativo di Silvia Zanardi (BePink) e Ainar Elbust Artega (Cronos Casa Dorada) che sono riuscite subito a raggiungere un vantaggio di cinque minuti sul gruppo.

L’elevata velocità imposta dalle due atlete non hanno chiuso la possibilità a Maria Novolodskaya (Cogeas), Anna Biannic (Movistar) e Alison Jackson (Sunweb) di rientrare sulla testa e formare un quintetto capace di resistere sino agli ultimi gran premi della montagna in programma.

A resistere più a lungo è stata la giovane russa che, lungo l’ultima ascesa, non ha potuto nulla al rientro del plotone lanciato verso l’arrivo e capace di tenere a distanza le velociste pure.

Il forcing imposto da Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) nei tratti più duri e da Anna Van der Breggen (Boels-Dolmans) in discesa hanno scremato ulteriormente il drappello, puntando verso il traguardo di Maddaloni.

A decidere le sorti della competizione è stata però una scivolata che, all’interno dell’ultimo chilometro, ha coinvolto diverse protagoniste come Marianne Vos (CCC-Liv), la campionessa australiana Amanda Spratt e la maglia rosa Annemiek Van Vleuten (Mitchelton-Scott).

Trasportata all’ospedale nel dopo-gara, la fuoriclasse olandese ha riscontrato la frattura del polso con il conseguente abbandono alla kermesse tricolore.

A uscirne vincitrice nel parapiglia finale è stata quindi la belga Lotte Kopecky (Lotto-Soudal Women) che allo sprint ha superato Elizabeth Deignand (Trek-Segafredo) e la polacca Katarzyna Niewiadoma (Canyon-Sram Racing).

Podio sfiorato per la cremonese in forza al team di Bottanuco che ha preceduto Anne Van der Breggen e si candida così a vestire per la prima volta in carriera la maglia azzurra ai Mondiali di Imola.

Il ritiro della Van Vleuten ha riaperto i giochi per la classifica finale con Niewiadoma che, a due tappe dalla conclusione, precede di quindici secondi Van der Breggen.

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