Da oggi è a tutti gli effetti il ‘Piano Lombardia’: si tratta del progetto varato dal governatore Attilio Fontana che prevede una serie di interventi ‘a tutto campo’ mirati a garantire la ripresa economico-produttiva del territorio lombardo.
Il piano garantisce un impegno economico da parte della Regione di 3,5 miliardi di euro (per realizzare opere dal valore complessivo di 5,5 miliardi) con interventi previsti dal 2020 al 2023, che spaziano in tutti i settori su cui Palazzo Lombardia ha competenza.
“Con il ‘Piano Fontana’ siamo la prima Regione d’Italia a mettere in campo una linea di investimenti e di sviluppo di 3,5 miliardi di euro, per garantire la ripresa economica e produttiva dei nostri territori a seguito delle gravi conseguenze economiche dovute all’emergenza sanitaria”, commenta Giovanni Malanchini, Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, a margine della presentazione che si è tenuta a Palazzo Lombardia del Piano Fontana.
Il primo blocco di risorse da 400 milioni di euro, destinati ai Comuni e alle Province, ha avuto successo: tutti i 1.506 comuni lombardi, in forma singola o associata, le 11 provincie e la Città metropolitana di Milano hanno presentato progetti per un totale complessivo di 3.021 interventi comunali e 97 provinciali. “Solo per la Bergamasca, dei primi 400 milioni – fa sapere Malanchini – sono stati messi a disposizione 57,7 milioni di euro, di cui 52 milioni di euro ai Comuni e 5,7 milioni di euro alla Provincia. A breve avvieremo un tour che toccherà anche la nostra provincia, per incontrare le varie rappresentanze dei territori”.
Tra gli oltre 3.000 interventi che gli enti locali hanno individuato ce ne sono alcuni particolarmente significativi perché attesi dai territori, a prescindere dal tipo di importo. Per la Bergamasca, ad esempio, i lavori di manutenzione straordinaria e messa a norma di alcuni edifici scolastici come la Scuola Aldo Moro a Seriate, le Scuole Elementari di via Arlecchino a San Giovanni Bianco e E. Fermi a Castelli Calepio, l’Istituto Einaudi a Dalmine.
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