Al netto di qualche affettuoso abbraccio, tipico della situazione, e di incolonnamenti agli ingressi degli istituti, i timori per il primo giorno della nuova scuola paiono essersi rivelati infondati in città.
Distanze, mascherine e mezzi rispettosi della quota dell’80% di capienza massima hanno fatto filare liscia la mattinata di lunedì 14 settembre, nella fascia oraria 7-8, quella più temuta per la contemporanea presenza anche dei lavoratori.
Da promuovere l’atteggiamento degli studenti che, come detto, non hanno resistito solamente all’abbraccio di chi, in molti casi, non si vedeva da metà febbraio: pochissimi i giovani senza mascherina (o meglio, con mascherina abbassata), qualche “assembramento” in fase di entrata a scuola ma davvero limitato al solo confluire all’interno degli edifici.
In mattinata ha funzionato anche il senso unico istituito nel sottopasso della stazione, che ha portato gli studenti verso il polo scolastico di via Gavazzeni.
E proprio nella zona della stazione, la più “attenzionata”, la situazione è stata sotto controllo: nonostante l’elevato numero di studenti arrivati in città, infatti, non si sono visti affollamenti nei piazzali o sui mezzi pubblici, che hanno aumentato le corse proprio per favorire una migliore distribuzione degli utenti.
Rimane forse ancora un po’ di timore sull’utilizzo di bus e tram, e lo si nota dall’elevato numero di auto private con studenti a bordo.
Ma, ascoltando le parole del direttore generale di Atb e amministratore delegato di Teb Gianni Scarfone, quella sensazione diventa qualcosa di più di un sospetto: “Abbiamo segnali che sono legati all’andamento della campagna abbonamenti che mostrano una riduzione rispetto al 2019-2020: ce lo aspettavamo, ma confermiamo che a bordo degli autobus si viaggia in condizioni di sicurezza. L’importante è che i ragazzi portino la mascherina a bordo: stiamo facendo di tutto per mettere in campo la maggior capacità possibile in termini di servizi, siamo oltre il 10% in più rispetto agli anni precedenti. Con la giusta flessibilità contiamo che ci si adatti anche quando si passerà da orari provvisori a orari definitivi”.
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