Una tragedia che si è consumata in pochi minuti. Quando la moglie ha visto muoversi il pallone di segnalazione ha dato subito l’allarme.
Erano le 18 di sabato 12 settembre quando da Toscolano Maderno, sul lago di Garda, viene lanciato l’allarme da una barca. A chiedere aiuto è una donna e due ragazzi, la moglie e i due figli di S. M. di 41 anni, residente in provincia di Bergamo.
Sul posto è arrivata la Guarda Costiera e la donna ha raccontato che il marito si era tuffato in acqua con muta, pinne e fucile subacqueo per pescare in apnea.
Il 41enne era riemerso per fissare un pesce appena catturato al pallone di segnalazione, al quale il sub era fissato con un cordino. Poi si è immerso una seconda volta. Il pallone si è mosso, come se fosse stato strattonato: forse è stato quello il momento in cui si è sentito male e si è aggrappato al cordino, strappandolo dal pallone.
Il corpo è stato recuperato sul fondale a 28 metri e mezzo di profondità e probabilmente le cause del decesso sono da imputare a un malore.
Le ricerche e il recupero sono stati possibili grazie alla Guardia Costiera e i vigili del fuoco di Salò. Sul posto anche i sub del Nucleo sommozzatori dei Volontari del Garda.
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