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La proposta

Rientro badanti da paesi a rischio contagio: alberghi a prezzi calmierati per la quarantena

L'incontro tra Ats Bergamo e i sindacati: "Primo passo, ma no a costi per le famiglie". Delasa (Fnp Cisl): "Azioni di prevenzione sono a carico dell’istituzione"

“Qualcosa inizia a muoversi e viene valutato estremamente positivo da Fnp e Cisl di Bergamo, ma è necessario superare ogni ‘timidezza’ per affrontare scelte che davvero sollevino le famiglie da spese importanti e soluzioni alternative difficili”.

Caterina Delasa, segretaria generale Fnp Cisl Bergamo, sintetizza così la situazione sulla questione del rientro delle badanti da paesi in cui il contagio assume proporzioni preoccupanti: in un incontro tra i vertici Ats (il direttore generale Massimo Giupponi e quello sociosanitario Giuseppe Matozzo) e sindacati unitari (presenti le segreterie di Cgil Cisl Uil e delle federazioni di Fnp Spi e Uilp) è stata avanzata la proposta di allestire camere in alberghi a prezzi calmierati, per l’isolamento delle badanti soggette a quarantena o positive.

“Resta da capire chi dovrà prendersi l’onere dei prezzi calmierati – dice Delasa – dal momento che è una spesa di prevenzione e quindi dovrebbe essere tutta a carico delle istituzioni sanitarie competenti per territorio. Bisogna assolutamente spingere verso la gratuità totale per le famiglie: è impensabile che l’isolamento avvenga in una casa dove la badante è convivente con un anziano fragile e non autosufficiente”.

Nei giorni scorsi, Fnp Cisl Bergamo aveva chiesto attenzione sul problema: a Bergamo, secondo i dati della federazione dei Pensionati di via Carnovali, lavorano 5.050 assistenti familiari regolarizzate, di cui 3.428 provenienti dai paesi dell’Est, tra cui Bulgaria e Romania che al momento rappresentano le provenienze più ‘attenzionate’, anche se da noi predomina la presenza delle badanti ucraine. Il problema in ogni caso resta, qualora la badante al rientro risulti positiva.

“L’Ats deve comunque provvedere a controlli a campione, con sanzioni se le indicazioni non vengono rispettate – conclude Delasa -. Soprattutto, diventa necessario pensare a azioni di prevenzione e controllo non a carico delle famiglie dei badati”.

L’invito di Fnp Cisl è comunque di fare attenzione alle situazioni di irregolarità e di regolarizzare i rapporti di lavoro con le assistenti familiari per la sicurezza degli anziani assistiti, le loro famiglie e le dipendenti, utilizzando le opportunità di regolarizzazione che il Governo ha messo in campo.

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