All’alba di venerdì 11 settembre è iniziata in un’operazione, coordinata dalla Procura della repubblica di Bergamo, nei confronti di un gruppo di cittadini di origini rumena ed albanese, in relazione al tentato omicidio commesso il 2 settembre 2019 a Palosco ai danni di un cittadino originario della Costa d’Avorio, maturato negli ambienti dello sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione straniera su strada.
Militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bergamo, con il supporto di quelli del Comando Provinciale di Brescia e del 2° Nucleo Elicotteri CC di Orio al Serio, nonché di personale appartenente a unità specializzate dell’Ispettorato Generale della Polizia romena, stanno eseguendo di prima mattina misure cautelari di custodia in carcere, a carico di altrettante persone nelle province di Bergamo, Brescia e in Romania.
Le indagini hanno permesso di far luce sulle ragioni vere che il 2 settembre 2019, sulla strada provinciale 573 del comune di Palosco, hanno provocato l’investimento del cittadino ivoriano, punito poiché ritenuto responsabile di aver importunato una delle prostitute a cui l’investitore offriva protezione.
Nel corso dell’attività investigativa si è fatta luce inoltre sulle responsabilità degli altri arrestati sullo sfruttamento e favoreggiamento ai danni di cinque giovani donne, tutte provenienti da Paesi dell’Est Europa, che giunte in Italia sono state indotte all’esercizio dell’attività di meretricio.
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