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Centro Implantologico Tramonte

Tramonte

Se mi manca un solo dente posso fare il carico immediato?

Gli esperti del Centro Implantologico Tramonte ci spiegano come è possibile ritrovare il sorriso

L’eccellenza del carico immediato sta nella straordinaria possibilità di essere eseguito su un singolo dente. Spesso, infatti, i pazienti si presentano con il deficit di un singolo elemento mancante, con una diagnosi di monoedentulia. Per monoedentulia si intende proprio la mancanza di un solo singolo dente. Tale evento di solito si verifica in soggetti giovani per cause traumatiche o singole patologie limitate a quell’unico dente. “La terapia della monoedentulia – spiega il professor Silvano U. Tramonte, implantologo di fama mondiale e anima dei Centri Tramonte di Milano e Stezzano-, si basa su alcune possibilità, tra cui cito le migliori: ponte tradizionale, Maryland, implantoprotesi. La soluzione in assoluto e indiscutibilmente migliore tra queste tre è l’implanto protesi poiché evita al paziente gli svantaggi delle altre due che sono, nel caso della protesi tradizionale, la preparazione a mezzo limatura dei denti contigui al difetto per confezionare un ponte che li incapsuli reggendo tra loro l’elemento mancante, e nel caso del Maryland una specie di ponte che invece di essere cementato agli elementi contigui, limati, viene incollato sui medesimi senza limarli. Questo comporta l’inevitabile incomodo che, episodicamente, il ponte si può scollare sotto la masticazione e lasciare il paziente con un disturbo derivato o dalla mancanza dell’elemento soprattutto se in zona estetica o di un ponte semiscollato che può produrre anche danni alle mucose con cui viene a contatto (guance e lingua)”.

La soluzione è il carico immediato: https://tramonte.com/services/implantologia-a-carico-immediato/

La soluzione migliore, come già detto, è rappresentata dall’implanto protesi, ovvero l’inserimento di un impianto a carico immediato o a carico differito a seconda delle condizioni e/o delle necessità del paziente e confezionamento di protesi provvisoria e poi, a distanza del tempo necessario, la protesi definitiva. “Quasi sempre è naturalmente preferibile un impianto di carico immediato che consente al paziente di risolvere da subito soprattutto il problema estetico della mancanza di un singolo dente, ancora di più se si tratta di un dente anteriore –continua Tramonte-. In questo caso si potrà provvedere all’estrazione del dente, nel caso sia presente perché magari fratturato e irrecuperabile, ed all’inserimento dell’impianto e del provvisorio fisso immediato. Mettere un impianto a carico immediato nell’osso non è qualcosa che possa essere inquadrato in uno schema predefinito. È qualcosa che va pensato, analizzato, valutato, progettato considerando tutti i dati a disposizione: qualità dell’osso, sue dimensioni, sito, funzione, carichi previsti e carichi ipotizzabili, inclinazioni possibili in relazione ai dati precedenti, traiettori di forza sfruttabili e quindi, in base a tutto ciò, le caratteristiche dimensionali dell’impianto o dell’unità implantare. Per il carico immediato si prescriveranno anche degli esami clinici per la valutazione del metabolismo osseo”.

Per informazioni: www.tramonte.com  

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