Lunedì 7 settembre l’attesissimo ritorno a Zingonia, martedì 8 settembre il primo allenamento a Zingonia, poco meno di due mesi dopo la sua ultima partita, titolare a Torino contro la Juve e poi sostituito al 58′ da Pasalic: con tutte le cautele possibili sui tempi del rientro, tuttavia il ritorno in campo di Josip Ilicic è comunque già una bella notizia.
I tifosi lo hanno accolto lunedì con grande calore, è stato veramente un abbraccio forte da parte di tutti, dai compagni agli appassionati nerazzurri, che lo aspettavano a Zingonia. Naturalmente per il recupero vero e proprio non si possono fare previsioni, ma quel che è certo è che l’affetto dell’ambiente (intendendo proprio tutti, dalla società allo staff tecnico, dai compagni ai tifosi) non potrà che aiutare Josip a ritrovare la passione e la gioia di giocare, la voglia di divertirsi con il pallone.
Se il Professore, come lo chiamano i compagni per la sua abilità nell’esprimere grandi giocate, è tornato, nello stesso tempo gli sportivi atalantini fanno il tifo perché rimanga nerazzurro quello che è il leader della squadra: Gomez.
A insidiare il forte legame tra Bergamo e il Papu sono gli arabi dell’Al-Nassr, che stanno tentando di ingaggiare il numero dieci nerazzurro con la mega offerta di 6 milioni di euro netti a stagione, per tre anni. All’Atalanta andrebbero 11 milioni e altri 4 al Catania per un porecedente accordo con la società siciliana.
Ma naturalmente il tifoso atalantino spera che il feeling con il Papu continui e quindi che Gomez, pur obiettivamente tentato da un’offerta clamorosa, alla fine dica di no e preferisca rimanere a Bergamo.
Chiaro che un’eventuale cessione di Gomez scombinerebbe anche i piani di mercato dell’Atalanta, che si vedrebbe costretta a cercare un sostituto, cosa tutt’altro che facile e semplice per un giocatore che non è un giocatore qualsiasi ma è Gomez, soprattutto per quanto c’è di Papu nel gioco di questa Atalanta.
Riguardo agli altri possibili movimenti di mercato, sembra ormai fatta per Piccini, ex viola e azzurro nella Nazionale di Mancini, che arriva dal Valencia e andrebbe a coprire il vuoto lasciato da Castagne tra gli esterni. L’unico dubbio per Piccini, 28 anni, terzino destro, è che arriva da una stagione tormentata, anzi praticamente persa per la frattura della rotula, tanto è vero che non ha giocato nemmeno le due partite contro l’Atalanta in Champions. Ormai, a un anno dall’infortunio, dovrebbe essere recuperato.
E oggi, mercoledì 9 settembre, è attesa la firma del giocatore.
Meno chiaro è il nome dell’attaccante che vorrebbe anche Gasperini per completare l’organico: il più chiacchierato resterebbe al momento Kevin Lasagna, che sarebbe anche utile per le sue caratteristiche. Secondo radiomercato la trattativa si sarebbe raffreddata, l’Udinese chiede 20 milioni per Lasagna e si tornerebbe a parlare di Sam Lammers, attaccante del Psv Eindhoven già inseguito un anno fa dalla Sampdoria e dalla Roma. Anche l’olandese, 23 anni e due gol in sette partite, ha recuperato nel gennaio scorso da un lungo infortunio al ginocchio, per cui sono da verificare le sue condizioni attuali.
commenta