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Chi è Johnny lo Zingaro, l’ergastolano originario di Ponte San Pietro evaso di nuovo

Era in permesso premio, doveva rientrare in carcere a mezzogiorno ma non è più tornato. Detenuto a Sassari era già fuggito e ri-catturato nel 2017

Era in permesso premio, doveva rientrare in carcere a mezzogiorno ma non è più tornato. Giuseppe Mastini, 60 anni – l’ergastolano originario di Ponte San Pietro conosciuto come Johnny lo Zingaro – è evaso ancora una volta. Era rinchiuso da luglio del 2017 nel carcere di massima sicurezza di Sassari, dopo l’ultima evasione del 30 giugno 2017, dal penitenziario di Fasano (Cuneo). Anche in quella occasione era uscito godendo del regime di semilibertà, senza fare però rientro. La prima volta era fuggito dal carcere minorile di Casal del Marmo nel ’76, poi dall’Aquila e ancora da Pianosa. Ora è ricercato in tutta Italia.

Mastini, il cui soprannome è legato alle sue origini sinti, ha alle spalle una lunga scia di sangue dalla fine degli anni Settanta. Già conosciuto alle forze dell’ordine per alcuni furti, rapine e un omicidio, fu condannato all’ergastolo nel 1989 in seguito a una serie di sparatorie e sequestri di persona effettuati a Roma la notte del 23 marzo 1987. È stato inoltre indicato, seppure senza comprovati riscontri, come possibile complice dell’omicidio dello scrittore Pier Paolo Pasolini per via di un’amicizia con Giuseppe Pelosi e con i due fratelli Borsellino, militanti neofascisti ed amici di Pelosi, che anni dopo lo accuseranno di aver partecipato al massacro.

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