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Ortofrutta

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Al mercato protagonisti i fichi

La referenza principale è costituita dalla produzione locale anche se le forti precipitazioni dei giorni scorsi hanno inciso negativamente sulla resa produttiva dei raccolti

Sono i fichi il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. La referenza principale è costituita dalla produzione locale anche se le forti precipitazioni dei giorni scorsi hanno inciso negativamente sulla resa produttiva dei raccolti.

Oltre a creare un danno economico comportando la perdita di parte del raccolto, il maltempo determina un surplus di lavoro perché se si vuole lasciare che la pianta riesca a dare il giusto vigore ai frutti che ancora dovranno maturare bisogna togliere quelli compromessi. Dovrebbe trattarsi – si auspica – di una situazione momentanea e, meteo permettendo, si dovrebbe tornare alla normalità.

I fichi annoverano diverse proprietà benefiche per l’organismo. Ricchi di acqua, sono in grado di idratare in profondità i tessuti del corpo e di donare energia immediatamente utilizzabile grazie alla presenza di zuccheri semplici, facilmente assimilabili. Per questo, sono alleati contro la debolezza e il loro consumo è indicato in modo particolare per bambini e anziani, ma anche per chi svolge attività sportiva o lavori pesanti.
Inoltre, sono una buona fonte di vitamine (A, B1, B2, B3 e C) e sali minerali (potassio, fosforo, ferro e calcio), utili per ossa, denti, vista e pelle.

Grazie alla loro composizione, svolgono un’azione antinfiammatoria e spesso vengono usati per preparare impacchi che danno sollievo per le pelli arrossate e per chi soffre di ascessi o acne. Secondo alcune ricerche, poi, aiutano a combattere il colesterolo, svolgono un’azione lassativa e contengono alcuni enzimi digestivi che permettono di assimilare meglio i cibi e a normalizzare la produzione dei succhi gastrici.
Ma non è tutto: sono antiossidanti, proteggono le cellule dai danni provocati dai radicali liberi e le difendono dagli agenti cancerogeni.

In cucina generalmente vengono consumati al naturale, ma sono ottimi anche secchi. In alternativa, possono essere adoperati per la preparazione di piatti freddi (abbinati per esempio con prosciutto, salame e formaggi), primi (pastasciutta e risotto) e secondi, per accompagnare carne, coniglio e selvaggina.

Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, si intensifica la disponibilità del nuovo raccolto di mele. Al momento sono protagoniste le Royal e le Stark Red Delicious. Per le pere, invece, si trovano le Williams, mentre sono ancora limitati i quantitativi reperibili delle Abate.

Per quanto riguarda l’uva, è sempre interessante la disponibilità della varietà Vittoria, proveniente principalmente dalla Puglia con un’ampia forbice di prezzi in relazione al colore alla selezione. Inoltre vi sono la varietà Italia e Italia2, originarie della Sicilia e acquistabili a quotazioni mediamente superiori rispetto alla Vittoria perchè al momento i volumi sono inferiori.

Continua, poi, l’offerta della rinomata uva pizzutella, coltivata in Puglia e contraddistinta da acinatura più piccola e dal sapore dolcissimo. Completano la panoramica le varietà rosate, nera fragola e senza semi.

Prosegue la campagna commerciale delle susine: rimane particolarmente evidente una resa produttiva scarsa per le singole varietà ma la disponibilità è comunque buona sotto l’aspetto varietale.

Inizia la parabola discendente della produzione delle angurie. L’abbassamento delle temperature soprattutto nelle ore notturne e nelle prime ore del mattino incide negativamente sui consumi.

Per i meloni l’attuale disponibilità dei retati rimane medio-bassa mentre per quelli a buccia liscia i quantitativi sono inferiori e, a fronte di standard qualitativi superiori, i prezzi rimangono sostenuti.

Passando al comparto orticolo, una momentanea carenza delle lattughe a foglia ha portato il loro valore di mercato ad aumentare. Non si tratta di rincari particolarmente significativi, ma di aumenti di qualche decina di centesimo di euro.

Per i fagiolini di tipo Boby le quotazioni rimangono analoghe alla scorsa settimana, mentre risulta in leggera ripresa il costo delle melanzane: prima era eccessivamente basso e ora si posiziona entro valori più consoni al periodo.

Per concludere, le precipitazioni a carattere anche tempestoso hanno portato a una forte contrazione dell’offerta delle zucchine: i listini sono in subbuglio con quotazioni che tendono verso l’alto. Gli areali d’origine principali rimangono la produzione locale e le regioni del nord Italia (Veneto e Piemonte) ma la resa produttiva al momento è scarsa.

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