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Lasagna in pole per l’attacco dell’Atalanta, ma bisogna sistemare gli esterni

Arrivati Miranchuk e Romero, però dopo la partenza di Castagne serve un rinforzo in fascia. E in arrivo gli ispettori Uefa per l'ok alla Champions

Sarà anche un termine abusato, ma la definizione di ‘settimana decisiva’, la prossima che attende l’Atalanta, non è del tutto fuori luogo: per la nuova squadra, che è ancora un cantiere e pure un cantiere è lo stadio, che attende proprio all’inizio di questa settimana la visita degli ispettori Uefa per dare (si spera) l’ok verso la Champions.

Ma partiamo dalla squadra. La traccia su quale Atalanta vedremo alla ripresa del campionato, fra meno di tre settimane, l’ha data Gasperini nella conferenza stampa al raduno. Soddisfatto per la Champions (e ci mancherebbe, a parte gli ultimi tre minuti col Psg), l’allenatore alla fine è uscito allo scoperto e ha chiesto innanzitutto un attaccante come rinforzo.

Poi la seconda constatazione del mister, qualche giorno dopo alla presentazione dei calendari, che è anche un piccolo campanello d’allarme: “Quel che mi preoccupa non è il calendario, ma il ritardo di organico e di tempo: ci stiamo allenando in pochi e anche se inizieremo il 26, la cosa mi fa pensare”.

Non ha tutti i torti, il Gasp. Se per ora non dobbiamo considerare l’assenza di Ilicic, anche il suo sostituto, Miranchuk, non sarà disponibile prima della sosta di ottobre: l’infortunio rimediato nell’ultima partita in Russia non era risolvibile in un paio di settimane, ci vorrà ancora tempo. E considerato che ancora non s’è visto sul campo ad allenarsi Duvan Zapata, sembra ancor più legittima la richiesta del mister di avere a disposizione un altro attaccante: per ora a disposizione c’è Muriel, mentre ormai Gomez fa più il regista e tuttocampista.

Il nome più gettonato sembra quello di Kevin Lasagna, 28 anni, attaccante dell’Udinese, veloce e buon colpitore di testa (così ha segnato anche contro l’Atalanta), certo più alla portata rispetto a un Boga valutato dal Sassuolo attorno ai 40 milioni. Il trasferimento di Lasagna a Bergamo potrebbe essere favorito da quello di Inglese del Parma a Udine.

Altro punto da sistemare le corsie esterne, che stanno sempre molto a cuore a Gasperini. L’allenatore al raduno non sembrava particolarmente preoccupato anche considerando la probabile e poi certa partenza di Castagne, che toglie un elemento di sicuro affidamento. Chi arriverà al suo posto? Si parla di Karsdorp, terzino destro rientrato alla Roma dopo un campionato tormentato al Feyenoord (15 presenze, 1 gol nella Serie A olandese). Con l’olandese sembrava fatta ma la trattativa si è un po’ complicata.

Restano sul piatto anche i nomi di Faraoni del Verona, di Florenzi anche lui rientrato alla Roma e già impiegato in Nazionale, visto che contro la Bosnia ha giocato, mentre lunedì 7 alle 20,45 si sfideranno proprio Olanda e Italia, ad Amsterdam, per la Nations Cup. Una specie di derby: da una parte de Roon e Hateboer, che hanno giocato 90′ nella partita vinta 1-0 contro la Polonia e dall’altra Mattia Caldara, che è rimasto a fare da spettatore a Firenze.

Tornando agli esterni, si è parlato anche di Piccini, terzino destro, 28 anni il 26 settembre, che l’Atalanta ha affrontato non direttamente perché nella sfida doppia col Valencia era infortunato.

Resta aperto anche il nodo portieri, con Gollini disponibile non prima di novembre: si è parlato di un ritorno come possibile dodicesimo di Berisha, per ora resta in standby e rimane come probabile titolare Sportiello.

L’arrivo di Cristian Romero, 22 anni (secondo acquisto dopo quello di Miranchuk) è sicuramente molto utile per garantire un ricambio ai centrali della difesa e l’ex genoano, di proprietà della Juventus, ha anche rapidità e buon stacco di testa, mentre deve correggere una certa esuberanza negli interventi, che l’ha portato nell’ultimo campionato a prendersi 13 cartellini gialli sulle 30 partite giocate.

Resta sospeso il futuro di Pessina, 23 anni, centrocampista offensivo, che nel Verona di Juric è stato tra i migliori con 35 presenze e 7 gol. Piace al Milan e non è sicuro che resti in nerazzurro.

Intanto si completeranno le partite della seconda giornata di Nations Cup, con Gosens di nuovo in campo nella Germania che sarà a Basilea domenica 6 settembre alle 20,45 contro la Svizzera (Freuler è rimasto a Zingonia a recuperare dall’infortunio), mentre Malinovskyi con l’Ucraina (vincitrice 2-1 sulla Svizzera all’esordio) affronterà la Spagna, sempre domenica 6 alle 20,45. Lunedì giocherà l’Albania di Djimsiti (ha vinto la prima, ora la Lituania) e martedì 8 toccherà alla Croazia di Pasalic, a Parigi contro la Francia.

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