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Il rum, distillato delle leggende: provalo con torte di frutta o cioccolato

Insieme all'Enoteca Gaudes vi accompagniamo in un viaggio alla scoperta del rum: ecco le tipologie di questo distillato e gli abbinamenti che ne esaltano le qualità

Il rum ha una storia molto affascinante. Questo distillato richiama alla memoria molte leggende e i romanzi d’avventura del Ciclo dei Pirati di Emilio Salgari o il celebre canto piratesco “Quindici uomini sulla cassa del morto” contenuto ne “L’isola del tesoro” di Robert Louis Stevenson.

Ma di che cosa si tratta esattamente? Il rum (chiamato così nelle ex colonie inglesi, ron in quelle spagnole e rhum in quelle francesi) è l’acquavite che si ottiene dalla distillazione della canna da zucchero. Ne esistono due tipi: quello agricolo, che viene prodotto partendo dalla distillazione di tutto il succo della canna da zucchero e quello tradizionale, distillato a partire dalla melassa (prodotto della lavorazione della canna da zucchero).

Le canne da zucchero vengono piantate, crescono per circa un anno e mezzo, poi si tagliano e si portano in un mulino, dove vengono triturate da grandi ruote di pietra o metallo. Per ottenere il rum agricolo si fa fermentare e poi si distilla il succo della canna da zucchero; in alternativa il succo può essere bollito più volte in grossi paioli di rame fino a quando lo zucchero quasi non si solidifica e poi viene separato, raffinato e trasformato. Ciò che rimane è la melassa, che viene fatta fermentare e poi distillata per ottenere il rum tradizionale.

Il rum nasce e si sviluppa nei Caraibi come alimento: era parte fondamentale della dieta giornaliera di marinai, schiavi, pirati e coloni. È il caso del Planter’s Punch, il drink a base di rum creato dai coltivatori di canna da zucchero per ristorarsi durante il lavoro nei campi; un altro esempio è la celebre bevanda comparsa intorno al XVIII secolo chiamata “Grog”, costituita da rum, acqua e limone, consumata senza distinzione da marinai, pirati e ufficiali di marina che, grazie al rum, manteneva l’acqua potabile durante le lunghe traversate. Questo distillato è strettamente legato alla storia dei Caraibi e del Sud America, il nostro immaginario è infatti costellato di pirati che bevono rum e cercano tesori perduti. Ma non solo, prima che il whiskey (bourbon) americano prendesse piede, anche nelle colonie del nord America si beveva rum; sarebbe stata una pazzia non sfruttare tutta la melassa prodotta dalle piantagioni caraibiche… anche se il rum dei tempi passati era sicuramente molto diverso da quello che beviamo oggi e risultava più ruvido e meno elegante.

Può essere bevuto sia liscio che utilizzato come base per creare un gran numero di cocktail come Mojito, Daiquiri, Piña Colada e Mai Tai; per chi vuole gustarlo liscio il consiglio è servirlo ad una temperatura tra i 14 e i 17°C.

Per quanto riguarda gli abbinamenti coi cibi, è da provare assolutamente il rum venezuelano (come ad esempio il Diplomatico) con un cioccolato mediamente fondente (intorno al 60%) magari aromatizzato agli agrumi come pompelmo o limone; al contrario il rum dominicano come l’Opthimus, tendenzialmente meno morbido, si accompagna bene con un cioccolato molto fondente (minimo 70%); i rum bianchi invece si sposano bene con i dolci come crostate o torte di frutta.

All’Enoteca Gaudes, a Torre de’ Roveri in via Marconi, 1, si può trovare sia rum da melassa sia rum agricoli provenienti dai Caraibi, Sudamerica e oltre: Giamaica, Barbados, Trinidad e Tobago, Panama, Martinica, Venezuela, Filippine e tanti altri paesi.

Per avere ulteriori informazioni telefonare al numero 0350401452 oppure inviare un’e-mail a info@enotecagaudes.it
Rimani aggiornato sulle sue proposte consultando il sito www.enotecagaudes.it o accedendo alla pagina Facebook e Instagram.

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