Primo giorno di scuola per un’ottantina di ragazzi del Sant’Alessandro a Bergamo, dal primo all’11 settembre alle prese con i corsi di recupero. Per loro, i professori, i dirigenti e il personale scolastico dell’istituto del centro città, una sorta di prova generale in vista del rientro a metà settembre, quando i circa 420 studenti del liceo e i 70 del collegio vescovile torneranno a riempire le aule.
A quel punto, interrogazioni e compiti in classe non saranno le sole preoccupazioni. Un buon voto sarà fondamentale anche in condotta, quella inerente il rispetto delle norme anti-contagio. “Rispettare il distanziamento sarà la cosa più difficile, soprattutto con i compagni che si conoscono da tempo” è la convinzione di Marco, 16 anni, che frequenta la terza del liceo scientifico quadriennale. Gli fa eco Isabel, di un anno più grande: “Ci stiamo approcciando bene a tutti questi cambiamenti, ma noi adolescenti siamo animali sociali. Stare a debita distanza dai compagni non sarà automatico”.
Lo sanno bene anche i professori. “Abbiamo grande considerazione dei nostri studenti – spiega la dirigente scolastica Anna Gabbiadini -. Il nostro compito non sarà tanto quello di richiamarli ossessivamente al rispetto delle regole, quanto di fargliene comprendere il senso”. Un richiamo alla responsabilità, dunque. “Dentro e fuori dall’istituzione scolastica – aggiunge la preside -. Il contenimento del contagio nelle scuole dipenderà anche dei comportamenti che si avranno all’esterno. Ecco perché dovremo spingere i nostri ragazzi a pensare come cittadini, non solo come alunni”.
In totale sono 46 i lutti che hanno colpito le famiglie degli studenti e i docenti del Sant’Alessandro durante i mesi più bui dell’emergenza. Segno, ancora una volta, di quanto il virus abbiamo corso forte in provincia di Bergamo.
In questi giorni gli studenti impegnati nei corsi di recupero hanno ricevuto online le indicazioni contenenti orari delle lezione, aule da frequentare (alcune appositamente allargate per favorire il distanziamento) e docente di riferimento. All’ingresso viene provata loro la temperatura, mentre ad ogni piano è presente una scorta di gel igienizzante. Le lezioni durano 45 minuti, come quelle a distanza: al termine di ognuna, il docente ha l’obbligo di sanificare cattedra e sedia; mentre il personale scolastico dovrà riservare lo stesso trattamento ai banchi e alle sedie degli alunni. In caso di contagio è prevista la quarantena di tutta la classe, che potrà continuare a seguire il programma con la didattica a distanza.
Primo giorno anche al nido e scuola dell’infanzia Opera Sant’Alessandro Bambin Gesù in via Polidoro Caldara, che ospita all’incirca 70 bambini fino a 6 anni. La preside, Emilia Denti, ci ha spiegato le linee guida per minimizzare il rischio di contagio.
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