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Il caso

Cividino, inizio anno salvo per 200 alunni: prima lezioni a Tagliuno, poi in Auditorium

La giunta del Comune di Castelli Calepio si è riunita giovedì 27 agosto e ha deciso di non far iniziare l’anno con la didattica a distanza, come ipotizzato a causa dell’indisponibilità della scuola elementare in via di ristrutturazione.

Alla fine la soluzione è stata trovata: i circa 200 alunni dell’Istituto Fra’ Ambrogio da Calepio di Cividino non dovranno iniziare l’anno scolastico con la didattica a distanza.

La possibilità, considerata dall’amministrazione comunale dal momento che la scuola è sottoposta a lavori di ristrutturazione, è stata scongiurata a due settimane dalla ripresa delle lezioni.

Anche grazie alle pressioni delle minoranze e dell’Associazione Genitori Cividino-Quintano, che si è fermamente opposta all’ipotesi “dad”.

L’annuncio del sindaco Giovanni Benini è arrivato venerdì 28 agosto: “Per le prime due settimane gli alunni della Fra’ Ambrogio faranno lezione alla scuola elementare di Tagliuno, nel pomeriggio. Dopodiché quando verrà pronto l’Auditorium si trasferiranno lì fino a gennaio, al massimo febbraio, e poi potranno tornare nella loro scuola che in quel momento sarà pronta”.

La soluzione definitiva quindi consiste nella doppia turnazione a Tagliuno per le due settimane di settembre, come proposto anche dal preside Silvestro Marotta: al mattino faranno regolarmente lezione gli alunni della primaria di Tagliuno, mentre nel pomeriggio – dalle 14 alle 18 – saranno impegnati gli alunni della Fra’ Ambrogio da Calepio di Cividino. E la pausa dalle 12 alle 14 sarà utilizzata per le operazioni di sanificazione.

Da ottobre invece, fino a gennaio, gli alunni della Fra’ Ambrogio si sposteranno per al nuovo Auditorium di Tagliuno. Ma non prima, poiché anche lo stabile è sotto cantiere e i lavori non saranno completati – fa sapere il sindaco Benini – fino ai primi di ottobre. Mentre per il secondo quadrimestre gli alunni della primaria di Cividino dovrebbero ritornare nella loro scuola, a quel punto ultimata almeno per la prima parte di lavori.

LA POLEMICA

L’Associazione Genitori Cividino-Quintano era insorta a metà agosto, avendo scoperto soltanto il 12 dello stesso mese, durante il consiglio d’istituto, dell’indisponibilità della scuola di Cividino, ancora sotto cantiere. E non avendo ricevuto risposte alle mail da parte dell’amministrazione comunale avevano iniziato la loro battaglia contro l’ipotesi didattica a distanza, proposta dall’amministrazione quando era ormai chiaro che i lavori alla Fra’ Ambrogio sarebbero andati per le lunghe.

L’Associazione dei genitori è stata appoggiata dalle minoranze, infuriate proprio per il ritardo nelle comunicazioni da parte del Comune e per l’assenza di soluzioni concrete alla “dad”, arrivate solo a due settimane dall’inizio dell’anno scolastico.

Il gruppo Castelli Calepio Cambia, in particolare, aveva studiato la fattibilità di aule di prefabbricato per la ripresa in presenza.

Il sindaco Benini però ha ribattuto: “Una qualsiasi altra soluzione diversa da quella che abbiamo trovato non sarebbe andata bene per tutte le norme di sicurezza, soprattutto a livello antisismico”. E ha aggiunto: “Poi bisogna considerare i costi, per tenere in Auditorium i ragazzi ci vorranno almeno dai 300-400 euro al giorno”.

Ma la pace fra cittadini e amministrazione comunale non sembra ancora fatta. L’Associazione Genitori Cividino-Quintano e le opposizioni ribadiscono il loro disaccordo con le modalità di gestione della questione scuola, e chiedono d’ora in poi di essere informati per tempo sulle opere in cantiere (ora, nello specifico, sulle tempistiche di consegna dell’Auditorium di Tagliuno, con la speranza che anche stavolta non si vada per le lunghe).

Il sindaco Giovanni Benini cerca di placare gli animi: “Basta polemiche, l’importante è trovare una soluzione per le scuole e per i bambini e l’abbiamo trovata”.

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