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Serial ma non troppo

“The Umbrella Academy 2” alza ancora l’asticella: e la colonna sonora è da urlo

Questa volta il piano per salvare il genere umano sembra ancora più complicato del previsto

Netflix sembra saper deliziare i suoi utenti sfornando con cadenza quasi regolare, come se ormai avesse la ricetta per colpire e catturare gli spettatori, serie tv che non vediamo l’ora di divorare in lunghe serate di binge-watching accanito, ormai vittime consapevoli di scelte di marketing intelligenti.

La più recente dimostrazione della forza del colosso streaming è stata sicuramente la prima parte dell’ultima stagione di Luficer, la serie americana con protagonista Tom Ellis, che già nel primo weekend dalla sua uscita ha registrato ascolti da far girare la testa. Oltre a questo, un altro titolo ha saputo farsi strada fra la miriade di prodotti rilasciati ogni giorno: The Umbrella Academy 2.

La serie è ispirata ai fumetti di Gerard Way e Gabriel Ba, adattati con cura da Steve Blackman, showrunner della serie, il quale già dalla prima stagione (2019) sembra aver trovato lo stile ideale per mettere in scena l’incredibile storia di questi eroi allo sbaraglio.

La seconda stagione inizia esattamente dove avevamo lasciato la prima: i fratelli Hargreeves, nonché componenti dell’Umbrella Academy, riescono ad evitare l’Apocalisse nel 2019, compiendo tutti insieme un salto temporale. L’unico problema? Qualcosa nel viaggio va storto e ognuno viene catapultato nello stesso luogo ma in anni diversi. Numero 5 (Aidan Gallagher) si ritrova da solo nel 1963 e sfortunatamente l’Apocalisse li ha seguiti: ha meno di una settimana per riunire gli altri e fermare una possibile guerra nucleare fra Usa e Urss, che distruggerebbe inevitabilmente il mondo.

L’evento cruciale della stagione ossia il Doomsday (giorno del giudizio): è l’assassinio di Kennedy avvenuto a Dallas il 22 novembre del 1963.

umbrella academy

Gli anni ’60 non sono un periodo facile per questi bizzarri supereroi: Diego (David Castañeda) si ritrova in un manicomio, internato per i suoi continui sproloqui su un possibile attacco a Kennedy. Numero Uno (Tom Hopper) lavora come pugile nel mondo della mafia, Klaus (Robert Sheehan) è diventato un profeta di un gruppo di seguaci e Allison (Emmy Raver-Lampman) ha ritrovato la voce ed è diventata esponente per i diritti civili della comunità nera. E Vanya (Ellen Page)? La più forte fra i fratelli si trova in una fattoria nella campagna sperduta e senza memoria.

Questa volta il piano per salvare il genere umano sembra ancora più complicato del previsto, soprattutto se a mettere i bastoni fra le ruote si trova la Commissione e tre spietati fratelli svedesi, in aggiunta ad una maniaca assassina interpretata da Kate Walsh.

The Umbrella Academy fa qualcosa che non molte serie riescono a fare: ossia alzare l’asticella della qualità fra la prima e la seconda stagione, regalandoci una piena ricompensa per tutta questa attesa.

Ogni personaggio trova maggiore spazio e un’apprezzatissima caratterizzazione, che da spessore anche a chi nella prima stagione era rimasto un po’ nell’ombra. Movimenti di macchina, uno stile che richiama apertamente quello fumettistico e un soundtrack d’eccezione, per non parlare delle numerose scene di combattimento coreografate, danno a questa seconda stagione una marcia in più.

The Umbrella Academy lascia uno spiraglio per una terza stagione, con un twist finale da manuale, e noi non vediamo l’ora di vedere come continuerà la vicenda dei fratell Hargreeves!

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