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La panoramica

Vacanze fuori porta? A Lovere: lago, borgo antico e capolavori della Tadini fotogallery

Vi accompagniamo alla scoperta delle bellezze di questa località posta sulla sponda occidentale del lago d’Iseo, che ogni volta colpisce per i suoi paesaggi affascinanti e i tanti luoghi d'interesse

Lovere riesce sempre a stupire i suoi visitatori. Questa località, posta sulla sponda occidentale del lago d’Iseo, ogni volta colpisce per i suoi paesaggi affascinanti e suggestivi, l’atmosfera romantica e tanti luoghi d’interesse.

Dopo la fase acuta dell’emergenza Covid, quest’estate molti italiani per le proprie vacanze sono rimasti entro i confini nazionali e regionali, privilegiando il turismo di prossimità: può essere un’opportunità per scoprire o conoscere meglio il territorio e sicuramente Lovere è un’ottima scelta per effettuare piacevoli uscite fuori porta. Tutte le sue location sono aperte e visitabili nel rispetto delle norme anti-Covid ed è stata promossa una campagna “Voglia di Lovere“, finalizzata alla promozione di uno dei Borghi più belli d’Italia.

Per quanto riguarda il paesaggio, un ruolo da protagonista spetta al lago: il lido che si trova lungo la sua riva è l’ideale per stare all’aria aperta e trascorrere le giornate nella bella stagione. Al porto turistico, che costituisce l’attracco ideale sia per chi vuole godersi il lago sia per chi vuole visitare l’entroterra e le isole vicine, si possono trovare ristoranti e bar, la biblioteca, il centro civico culturale, un ostello e un ampio spazio verde attrezzato per bambini e famiglie. A completare l’area si trovano le piscine, con vasche indoor e outdoor e scivoli, un grande prato solarium affacciato direttamente sul lago e servizio risto-bar.

Il centro storico è notevole e ben conservato: partendo da Piazza Tredici Martiri si accede al borgo antico attraverso le scalinate medievali di via Cavallotti e del Ratto poi, percorrendo vicolo Torre s’incontra l’imponente Torre Soca (che risale al XIII-XIV secolo), nel rione delle “beccarie”. Il tipico passaggio medievale di Portichetto San Giorgio, invece, conduce all’omonima chiesa parrocchiale edificata tra il 14esimo e il 15esimo secolo. Scendendo lungo via Cavour si giunge in Piazza Vittorio Emanuele II dove campeggia la Torre Civica. Continuando la passeggiata, in pochi minuti s’incontrano la Torre degli Alghisi e il santuario delle due Sante loveresi Capitanio e Gerosa, meta di numerosi pellegrinaggi. Tornati in Piazza Vittorio Emanuele II, dirigendosi lungo i vicoli medievali della Stretta e di San Giovanni al Rio, si arriva in piazza Garibaldi e all’Accademia Tadini. A seguire, i lungolaghi e via XX Settembre portano alla Basilica di Santa Maria in Valvendra, nel borgo rinascimentale. Lungo il percorso, si può ammirare la Torricella dell’antica cinta muraria che difendeva la cittadina nel 14°-15° secolo.

LA TORRE CIVICA – Situata in piazza Vittorio Emanuele II, è alta circa 28 metri e presenta affreschi richiamanti le diverse signorie che hanno dominato la cittadina, tra cui spicca il leone, simbolo del dominio veneto recante la data 1442. Nel suggestivo percorso di risalita verso l’alto, non solo nello spazio, ma anche nel tempo, il visitatore può trovare e conoscere le 12 Ore/Ere di Lovere, le Ore che hanno contraddistinto la storia della cittadina, ed alla sommità, finalmente, scoprire la Lovere contemporanea.

L’ACCADEMIA TADINI – Il suo fondatore è stato il conte Luigi Tadini, collezionista d’arte nato a Verona il 26 novembre 1745 e morto a Lovere il 12 maggio 1829. A lui si deve la decisione di dar vita a una fondazione che comprendesse le scuole di musica e di disegno – ancora attive – e di costruire un palazzo in riva al lago per esporre al pubblico le proprie raccolte, formate tra la fine del Sette e l’inizio dell’Ottocento. Fra i dipinti che si possono ammirare spiccano capolavori di Lorenzo Veneziano, Jacopo Bellini, Francesco Benaglio, Girolamo Da Treviso il Vecchio, Paris Bordon, Jacopo Palma il Giovane, Carlo Francesco Nuvolone, Gian Giacomo Barbelli, Paolo Farinati, Antonio Balestra, Giacomo Ceruti detto Il Pitocchetto, Fra Galgario e Francesco Hayez, oltre a bronzetti, disegni e porcellane.

IL MUSEO CIVICO DI SCIENZE NATURALI – Istituito dall’amministrazione comunale di Lovere nel 1996, è intitolato al sacerdote naturalista Alessio Amighetti. Conserva ed espone reperti del territorio camuno-sebino con una collezione di uccelli, mammiferi, entomologia (insetti) e conchiglie, un erbario, minerali e una parte dedicata alla geologia.

LE CHIESE – Lovere presenta diverse chiese ricche di bellezze dal punto di vista artistico e architettonico. Possiamo cominciare il nostro itinerario dalla basilica di Santa Maria in Valvendra, situata all’estremità nord di Lovere. Dedicata alla Vergine delle Grazie, è stata consacrata il 2 agosto 1520: per costruirla fu necessario deviare il torrente Valvendra, da cui prende il nome. Al suo interno conta nove cappelle disposte sul lato sinistro, decorate con bellissimi affreschi, mentre l’altare maggiore in marmo è realizzato da Andrea Fantoni.
Sulla parete sinistra del presbiterio è collocato l’organo, realizzato nel 1518 per il Duomo Vecchio di Brescia, che venne trasferito a Lovere nella seconda metà del XVII secolo. La cassa, opera di Stefano Lamberti, si caratterizza per le ante dipinte all’esterno da Floriano Ferramola con l’Annunciazione e all’interno da Alessandro Bonvicino, detto il Moretto, con i Santi Faustino e Giovita, patroni di Brescia, capolavoro della pittura bresciana del primo Cinquecento.

È collocata in una posizione molto suggestiva la chiesa di san Giorgio, che sovrasta il borgo medievale: è uno degli edifici religiosi più antichi di Lovere e racchiude, fra l’altro, sculture della bottega dei Fantoni di Rovetta, Pietro Ramus e Antonio Calegari.

Merita anche il santuario delle Sante Loveresi, progettato dall’architetto Spirito Maria Chiappetta, venne consacrato il 1° ottobre 1938 con la dedicazione a Cristo re dei Vergini in onore di Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, fondatrici dell’istituto delle Suore di Carità: venne edificato a lato di casa Gaia, prima sede dell’Istituto.

Spostandosi sul colle di San Giovanni, detto anche Monte Cala, invece, s’incontra l’omonimo santuario che venne eretto nel corso del XVII secolo, come ampliamento di una chiesa più antica. Sull’arco del presbiterio è appeso un manoscritto in latino con la trascrizione ottocentesca della leggenda di Carlo Magno, insieme a una traduzione: il monte Cala con la sua rocca viene infatti citato tra i luoghi toccati dalla presenza del re carolingio.

Ha molta storia da raccontare anche il convento dei frati Cappuccini, che venne edificato nel 1447 e i Frati Osservanti dell’Ordine francescano vi rimasero fino al 1601, quando subentrarono i Riformati, altro ramo dell’Ordine, che ampliarono l’edificio. Nel 1805, Napoleone ne ordinò la soppressione che avvenne nel 1810: si salvarono il muro di recinzione, un piccolo edificio interno e la Cappella di San Pietro che racchiude un affresco del ‘400 raffigurante la Madonna in trono col Bambino. Il convento venne ricostruito dal 1875 e la prima comunità di Francescani Cappuccini vi si stabilì nel 1879. Oggi è sede del Noviziato dell’Ordine ed è punto d’incontro spirituale di tutto il territorio.

IL CASTELLIERE – Nella località Ronchi, alle pendici del monte Cala, si trovano i resti di una struttura militare che, secondo recenti studi, venne costruita per l’assedio di Lovere condotto dall’esercito di Pandolfo Malatesta nel 1414.

LA NECROPOLI ROMANA – Le vie Martinoli e Gobetti, che collegano l’ospedale alla chiesa di Santa Maria in Valvendra, costeggiano un’antica necropoli romana, dove nel 2015 sono stati rinvenuti sepolcri con rari oggetti di prestigio, ceramiche e vasellame, un pendaglio in oro a forma di crescente lunare e un ciondolo in vetro giallo decorato da uno scorpione. Questi materiali, unitamente a quelli delle campagne di scavo del 1973 e del 1996, costituiranno le collezioni del futuro Museo Archeologico di Lovere.

GRADINATA RATTO – Uno dei punti più caratteristici del centro storico è la Gradinata Ratto, percorso d’accesso dal Porto e dal Borgo di Santa Maria alla chiesa di San Giorgio.

CULTURA – Sono numerose le iniziative organizzate nel corso dell’anno a Lovere, come il festival internazionale del cortometraggio cortoLovere, la stagione dei concerti all’Accademia Tadini, la stagione teatrale al cinema teatro Crystal, il Memorial “Mario Stoppani”, tradizionale manifestazione in ricordo del pluridecorato aviatore loverese, e la Sarnico-Lovere Run, corsa che costeggia la sponda bergamasca del Sebino da Sarnico a Lovere. Vi sono, poi, la sagra Sapori d’ottobre, Mangi’n Piazza e il mercatino regionale piemontese (che quest’anno si terrà il 29-30 agosto e il 26-27 settembre in Piazza Tredici Martiri).

SPORT – Uno dei fiori all’occhiello di Lovere è la Canottieri Sebino Lovere, una delle più antiche società di canottaggio italiane e unica società remiera bergamasca presso cui si svolgono attività sia sul lago che in palestra: canoa, canottaggio, fitrow e corsi CAS. Presso il Porto Turistico è possibile praticare numerosi sport fra i quali la vela, il tennis, calcio, nuoto e pattinaggio sul ghiaccio, nonché noleggiare e-bike e barche a motore ed elettriche.

BUONA TAVOLA – Per chi ama il buon cibo, non mancano le occasioni per apprezzare la cucina tipica e specialità del lago. Vi sono alcune ricette della tradizione che sono protagoniste della sagra “Sapori d’ottobre”, organizzata dalla Pro Loco e vengono proposte anche in diversi ristoranti: ne sono esempi il “Manzo alla moda di Lovere”, piatto a base di manzo, cipolla e sidro con contorno di polenta, e le “Tagliatelle all’Oscarino”, con pomodoro ciliegino, scalogno tritato, filetti di salmerino e di persico, capperi, olive del Sebino, prezzemolo e olio extravergine di oliva. I più golosi, invece, possono gustare i biscotti Pulintì, con farina di mais e gocce di cioccolato; i Baci di Lovere, frollini classici o a base di cacao, con all’interno uno strato di cioccolato fuso fondente; e la “Torta Loer”, a base di mais e nocciole. Nei panifici, infine, è facile trovare la Spongada, focaccia dolce tipica della valle Camonica.

Per approfondimenti:
Infopoint Alto Lago d’Iseo
Piazza Tredici Martiri, 37 – Lovere
t. 035962178 – info@iataltosebino.it
www.lovereeventi.it

 

Galleria fotografica: foto di G. Bonomelli

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