I tamponi per chi arriva all’aeroporto di Orio al Serio con voli da Spagna, Malta e Grecia? È avviata la macchina organizzativa per farli all’ospedale da campo della Fiera di Bergamo.
L’idea, lanciata da Bergamonews e immediatamente raccolta da Sergio Rizzini e Giovanni Licini – rispettivamente direttore generale della Sanità dell’Associazione Nazionale Alpini e anima dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, che tanto si sono spesi per il progetto dell’ospedale da campo – sembra avere avuto successo.
Ne dà notizia Licini stesso: “Era un fatto logico. La struttura è operativa e dispone di due tensostrutture attrezzate per i tamponi. È una questione di buon senso, ne va della salute dei bergamaschi e del territorio. In questo momento i tamponi sono un’assoluta priorità”.
Rizzini e Licini hanno girato la proposta alle autorità regionali, trovando in poco tempo la quadra. Tant’è che in breve tempo confidano di partire con i tamponi, questione di giorni. Secondo le primissime informazioni, i test saranno effettuati con modalità drive-in e su prenotazione. Si attendono gli sviluppi e l’ufficialità.
“L’ospedale in Fiera è perfettamente funzionante – aveva spiegato Rizzini -. Sono in osservazione circa 2.500 pazienti colpiti da Covid che hanno superato la fase acuta e che sono stati dimessi, monitorati per valutare eventuali danni post Covid. All’esterno abbiamo due tensostrutture attrezzate che sono state usate da Ats per eseguire migliaia di tamponi. Lo spazio esterno della Fiera permette anche di parcheggiare e di mantenere le giuste distanze, come prevedono le norme sanitarie, per evitare contagi”.
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