Storia di uomini, di sport, di libertà. Giovedì 20 agosto, alle 21.15, per la rassegna deSidera festival, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura, nella tensostruttura della biblioteca Gambirasio di Seriate, debutta Puskas chi? di Gianfelice Facchetti con Fabio Zulli, per la regia di Pablo Solari. Ingresso libero senza prenotazione.
In scena, la storia di un uomo che precorre i tempi, che diventa simbolo di una nazione, poi di una rivoluzione e infine di un tempo perduto che non tornerà, tutto a partire da un campo da calcio. Di chi si parla? Di Ferenc Puskas, leggendario attaccante ungherese. La sua storia è il pretesto per riflettere sul nostro bisogno di eroi, sulla necessità, forse ancestrale, dell’umanità, di avere idoli-maestri da adorare, imitare, distruggere, e di nuovo amare.
“Cos’è un uomo senza la libertà? – spiega l’autore Facchetti -. Ferenc Puskas, capocannoniere del grande Real Madrid degli anni 60, tra i migliori calciatori della storia, è il pretesto per farsi questa domanda. Vessillo dell’Ungheria socialista degli anni ‘50, ma disertore di quello stesso stato, è simbolo del popolo durante la rivoluzione ungherese del ’56, soppressa nel sangue dai carri armati Russi, entrati a Budapest per ristabilire il potere. L’incontro con il giovane medico, che lo ha in cura per il morbo di Alzheimer dal 2000, è l’occasione per chiedersi: cos’è un uomo senza i suoi ricordi, senza il suo passato? Lo spettacolo Puskas chi? è un ricordo offuscato che sta cercando di recuperare nella memoria i tasselli che lo compongono. È un racconto tra storia accaduta e storia possibile che, con ironia, mette a confronto una generazione passata che non si dava per vinta e quella degli odierni giovani, spesso insoddisfatti del loro presente».
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