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A monte di gardata

A Branzi 80 pecore morte in un torrente, il sindaco: “Nessun rischio di contaminazione”

Uno spettacolo impressionante in Valle Scura, che aveva destato preoccupazione tra gli abitanti della zona

Un’ottantina di pecore ricoperte di calce viva. Questo il triste scenario che si presentava i giorni scorsi in Valle Scura, a monte di Gardata, frazione di Branzi.

Le pecore sono morte in seguito a una caduta in un piccolo torrente, causata probabilmente da un temporale che ha spaventato e fatto scappare gli animali, in alpeggio in Alta Valle Brembana.

Confuse dalle avverse condizioni atmosferiche, le pecore, di proprietà di Franco Galbusera (allevatore di Pasturo, nel Lecchese), sono scappate per poi cadere rovinosamente all’interno del corso d’acqua, senza più uscirne.

Inizialmente coperte con calce viva, le carcasse sono poi state spostate dai proprietari e interrate in un luogo vicino, lontano dal torrente. Per le procedure di intervento si è recato sul posto anche Angelo Moleri, dirigente veterinario ATS della zona.

“Dopo il sopralluogo, abbiamo avviato le procedure per togliere le carcasse e interrarle in altro luogo, vicino a quello dell’incidente” – spiega Angelo Rossi, sindaco di Branzi.

Uno spettacolo impressionante, che aveva destato preoccupazione tra gli abitanti per il timore che le carcasse potessero contaminare l’acqua del torrente (che confluisce nel fiume Brembo) o le falde acquifere, oppure l’acqua che sarebbe entrata nelle case. Preoccupazione subito smorzata dal primo cittadino: “Posso rassicurare che non c’è stato alcun rischio di contaminazione con l’acqua utilizzata dagli abitanti”.

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