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Festival Orlando - ass. Immaginare Orlando

Bergamo

Orlando, applausi per le intense acrobazie della Polka Chinata di Sciarroni

Nella cornice dell’Accademia Carrara, Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini hanno presentato Save the last dance for me, riscoperta di una danza bolognese di inizio Novecento, tra acrobazie, sguardi e fisicità

Acrobazia e seduzione, fisicità e scambio di sguardi. Così il ballo di coppia di Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini ha conquistato, in Accademia Carrara, il pubblico di Festival Orlando e Festival Danza Estate. Occasione è stato il doppio appuntamento di mercoledì 5 e giovedì 6 agosto con Save the last dance for me, produzione di Alessandro Sciarroni, Leone d’Oro alla carriera per la Danza alla Biennale di Venezia 2019, che ha riscoperto e rivisitato la Polka Chinata, ballo di coppia praticato da soli uomini, nato all’inizio del secolo scorso.

Uno spettacolo intenso, giocato tra recupero di tradizioni e contemporaneità. Un ballo nato ai primi del Novecento, riproposto in chiave contemporanea anche grazie alla produzione musicale del duo catalano Aurora Bauzà e Pere Jou (Telemann Rec.). Ambiente sonoro elettronico, che ha portato la danza fuori dal tempo, amplificando ancor di più, se possibile, i passi precisi, le prese decise, i movimenti sempre più ritmati che hanno lasciato spazio anche agli sguardi, all’emozione, al piacere.

Una danza nella quale il pubblico è stato catalizzato, in modo particolare, dagli sguardi e dalle prese acrobatiche di Borzillo e Giannini. Sguardi rivolti ai margini dell’ideale quadrato che il pubblico ha formato attorno al duo, nel distanziamento dovuto dalle norme anticontagio, che hanno però, paradossalmente, dato ancor più forza al coinvolgimento degli spettatori. Le mosse precise, le prese intense, hanno giocato con gli sguardi che i due ballerini hanno scambiato con gli spettatori, seduti in maniera ordinata nell’ideale cornice dello spazio scenico, rapiti dal vorticare dei due, nell’avvicendarsi alla conduzione della danza. Poi la dissolvenza della musica, che lascia la scena alla potenza ed ai respiri affannati di Borzillo e Giannini, alle prese vorticose, condotte sempre con il sorriso.

L’essenziale che diventa forza della sopravvivenza, di un ballo quasi scomparso, che nella propria vertigine, riscopre il piacere.

sciarroni orlando (foto Samanta Cinquini)

La prima parte del Festival Orlando continua, venerdì 7 agosto, con Casi umani, laboratorio a cura di Toilet Club che si terrà dalle 18 alle 21 allo spazio Edonè di Bergamo. Un laboratorio per riflettere sui “Casi umani”, come si suol dire di coloro che, per indole e storia di vita, rappresentano un esempio da cui stare alla larga, ma anche come coloro che, per talento, gusti, riferimenti e caratteristiche, vengono considerati unici e preziosi rispetto al resto.
Costo 25 €. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti disponibili all’indirizzo prenotazioni@orlandofestival.it oppure al tel. 320 6149443.

All’interno del cortile del Teatro San Giorgio, sempre venerdì 7 agosto, verrà presentato F – Performance partecipata di danza dedicata a bambin* e adulti, insieme di Valentina Pagliarani, con la coreografa cesenate e Sissj Bassani.

Alla radice di F c’è la relazione tra il pensiero infantile e il costante interrogarsi degli adulti su una questione: che cos’è quella cosa che sul Pianeta Terra chiamiamo felicità? F indaga i sistemi di potere che sorvegliano il nostro sentire, presidiando quel paesaggio nel quale tendiamo a essere tutti e nessuno. Mossi da quell’incessante flusso quotidiano di resistenze ed ostinazioni, nel quale prestazione e competizione hanno disabituato al senso dell’errare, si è manifestata l’urgenza di interpellare F.

Considerando il funzionamento del sistema degli adulti, F appare in relazione alla sommatoria di alcuni elementi centrali: lavoro, denaro, successo, potere. Appaiono tangibili per trovare l’equazione esatta per F, eppure portano ripetutamente a uno spazio vuoto. Ma cosa succederebbe se all’improvviso questi elementi sparissero dal mondo degli adulti? Ed è seguendo le continue e inaspettate derive del pensiero infantile che ci si ritrova catapultati in una terra estranea (o dimenticata), un perimetro nel quale il corpo ritrova l’origine di F in quel suo primo essere e pensare il mondo. F è un dispositivo relazionale che attraverso una performance partecipata mette in dialogo lo sguardo dell’infanzia con quello degli adulti, coinvolgendoli attivamente in una serie di rituali partecipati tra corpo, parola e gioco. F mette al centro il pensiero infantile creando uno spazio d’incontro nel quale viene azzerata ogni gerarchia tra bambin* e adulti, creando un dialogo assolutamente circolare e democratico.

L’estratto finale di questo percorso è duplice: un viaggio immaginifico e dialogico dedicato a bambin* affinché possano conservare uno sguardo coraggioso verso il mondo; ma anche un’esperienza di ascolto e gioco per gli adulti, come invito a prendersi cura dell’intensità dell’infanzia come atto politico per il nostro presente. In collaborazione con Festival Lo sguardo del gatto, festival di teatro e inclusione di Teatro Prova.

Costo: Biglietto unico 5 €. Modalità di prenotazione: Prenotazione obbligatoria all’indirizzo prenotazioni@orlandofestival.it oppure al tel. 320 6149443. In caso di pioggia lo spettacolo si terrà nell’adiacente Teatro San Giorgio.

Il primo atto di Orlando propone iniziative fino a lunedì 10 agosto. Programma completo su www.orlandofestival.it

(video clip: Alberto Valtellina)

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