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La scomparsa

È morto Sergio Zavoli, padre del giornalismo televisivo

Conduttore di programmi storici come La notte della Repubblica, è stato radiocronista, condirettore del telegiornale, direttore del Gr, presidente della Rai dal 1980 al 1986, autore di numerose inchieste. Aveva 96 anni

È morto martedì sera a Roma Sergio Zavoli, padre del giornalismo televisivo. Aveva 96 anni. Conduttore di programmi storici come ‘La notte della Repubblica’, è stato radiocronista, condirettore del Telegiornale, direttore del Gr, presidente della Rai dal 1980 al 1986, autore di inchieste che hanno fatto la storia.

Entrato in Rai nel 1947 come giornalista radiofonico, Nel 1968 passa alla tv dove ideò trasmissioni di grande successo come TV7, AZ, Controcampo. Nel 1969 diventò condirettore del Telegiornale e poi ancora direttore del Gr1 (1976) e presidente della Rai (1980-86).

Zavoli, nato a Ravenna, cresce a Rimini, città di cui poi diventerà cittadino onorario. Ostile al regime di Mussolini durante il periodo fascista, lavora come giornalista radiofonico negli anni dal 1947 al 1962. Tra le prime storiche inchieste da lui realizzate vi è “Nascita di una dittatura”, del 1972.

La sua posizione politica lo avvicina al Partito Socialista Italiano di Bettino Craxi; in passato già condirettore del Telegiornale, direttore del GR1, direttore de “Il Mattino” di Napoli, unico giornalista al mondo ad aver vinto per due volte il “Prix Italia”, viene nominato presidente della Rai nel 1980, carica che ricoprirà per sei anni.

Nel 1981 pubblica il suo primo libro “Socialista di Dio”, che vince il Premio Bancarella.

Una volta abbandonata la poltrona di dirigente Rai, Zavoli torna e continua comunque la sua carriera televisiva presentando programmi quali “Viaggio intorno all’uomo” (1987), “La notte della Repubblica” (1989), “Viaggio nel Sud” (1992); anche la produzione letteraria non si arresta: scrive e pubblica “Romanza” (1987), che vince il Premio Basilicata e la prima edizione del Premio dei Premi.

Nel 1994 decide di buttarsi nella politica. Si schiera nel partito dei Democratici di Sinistra e viene eletto senatore prima nel 2001, poi nel 2006.

Tra i suoi reportage più riusciti, che hanno ottenuto premi e riconoscimenti sia in Italia che all’estero, vi sono “Nostra padrona televisione” (1994), “Credere non credere” (1995), Viaggio nella giustizia (1996), “C’era una volta la prima Repubblica” (1998), “Viaggio nella scuola” (2001).

Con la raccolta di poesie “Un cauto guardare” (1995) vince il Premio Alfonso Gatto e nel settembre 1998 il premio “Giovanni Boccaccio”.

Zavoli ha dedicato a temi della salute quattro libri: “I volti della mente”, insieme con Enrico Smeraldi (Marsilio, 1997); “La lunga vita”, con la collaborazione di Mariella Crocellà (Mondadori, 1998); “Dossier cancro” (1999), “Il dolore inutile. La pena in più del malato” (2005).

Da Biografieonline

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