Gli occhi di Marco Carissimi si gonfiano ancora di lacrime nel ricordare quella notte di un anno fa in cui perse suo figlio Luca, morto a 21 anni insieme all’amico Matteo Ferrari, di anni 18, dopo una serata alla discoteca Setai di Orio al Serio. Mentre i due ragazzi stavano tornando a casa, la Vespa su cui viaggiavano venne travolta dalla Mini guidata dal 33enne Matteo Scapin, ora a processo per duplice omicidio volontario.
All’origine dell’incidente di Azzano San Paolo ci fu un diverbio avvenuto all’interno del locale tra Scapin e la compagnia dei giovani, pare per un apprezzamento di troppo alla sua fidanzata, durante una nottata, quella tra 3 e il 4 agosto 2019, in cui non era mancato qualche cocktail di troppo.
La lite era poi proseguita nel parcheggio del Setai, fino all’inseguimento della Mini da parte di Luca e Matteo, la rottura del lunotto posteriore della vettura in circostanze poco chiare e, secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale di Bergamo, la sbandata di Scapin con l’auto che scaraventò la Vespa contro il guard rail.
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A terra rimasero i corpi dei due amici che abitavano nel quartiere cittadino di Borgo Palazzo. Luca morì in pochi istanti, Matteo dopo un paio di giorni di agonia all’ospedale Papa Giovanni.
A distanza di dodici mesi da quella tragedia, nella nostra intervista video Marco Carissimi ripercorre quella notte, ricorda il suo Matteo, non prova rabbia nei confronti di Scapin e spera che quanto accaduto possa almeno servire da lezione a tanti ragazzi.
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