Un anno fa andò male: l'Uefa dopo un paio di sopralluoghi decise che no, la Champions League non si poteva proprio giocare a Bergamo, in quello stadio in cui mancavano troppi dettagli - più o meno importanti - per garantire la licenza.
Un anno dopo l'Atalanta ci riprova. Il presidente Antonio Percassi e il direttore operativo Roberto Spagnolo hanno cercato di organizzare tutto il possibile per ammodernare ulteriormente il Gewiss Stadium e fare in modo che l'Uefa possa dare l'ok per la disputa a Bergamo dei match interni dell'Atalanta nella massima competizione per club europei.
Alla tribuna Ubi (che da settembre si chiamerà tribuna Intesa) i lavori sono iniziati già a giugno, e sono più delicati che mai: gli operai devono preservare la facciata esterna sottoposta a vincolo monumentale e rifare tutto il resto.
Qui l'intervento è già a buon punto, tanto che si è ormai arrivati alla posa delle strutture portanti in acciaio che accoglieranno i nuovi seggiolini. Non è escluso che già questa settimana si inizi con la posa dei gradoni.
Nello scorso weekend sono iniziati degli ulteriori lavori in curva sud, con le ruspe che hanno demolito quelle che erano le gradinate metalliche. Ora si passerà alla sistemazione dei servizi igienici e col posizionamento dei seggiolini sui gradoni.
Insomma, l'Atalanta sta cercando di fare tutto il possibile per poter accogliere la Champions a Bergamo. L'ok dell'organo è difficile ma non improbabile: il popolo nerazzurro può sognare ancora una volta.
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