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La proposta

Lezioni all’aperto in parchi e giardini della città: via libera dal consiglio comunale

Approvata la proposta di Oriana Ruzzini (PD) e Stelio Conti (Lista Gori): la didattica all'aperto come parte della nuova scuola da vivere in sicurezza

Rendere disponibili i parchi e i giardini della città alle scuole presenti nel territorio comunale, per organizzare la didattica all’aperto: è la proposta, tramite ordine del giorno urgente, avanzata da Oriana Ruzzini (Pd) e Stelio Conti (Lista Gori) e approvata nel corso del consiglio comunale cittadino di martedì 28 luglio.

“Per sollecitare risposte nei confronti di tanti genitori e bambini che avvertono molta incertezza riguardo il ritorno in classe a settembre, chiedendo al Comune di promuovere visioni innovative come l’outdoor education e garantire la frequenza scolastica alla fascia 0-6 – spiegano i due promotori – Questo succede già nei parchi Diaz, Anna Frank e Caprotti con le vicine scuole”.

L’obiettivo è rimettere il tema “educazione” al centro, per immaginare nuovi modelli scolastici a Bergamo: “L’emergenza Covid-19 ci impone un nuovo approccio agli spazi, improssivamente la scienza ci dice che all’aperto siamo più al sicuro – continuano – La possibilità di contagio all’aperto è drasticamente ridotto rispetto agli spazi chiusi. In questo momento è importante proporre alle scuole più opzioni di spazi per ospitare le attività didattiche, oltre alle aule riallestite sulla base delle indicazioni contenute nel Piano Scuola del Ministero. All’estero da anni si pratica con successo la cosiddetta ‘outdoor education’ e fare scuola all’aperto è una delle proposte che la task force nominata dal ministro Azzolina ha presentato in audizione alla commissione Cultura della Camera”.

L’esterno, dunque, ripensato come luogo dell’apprendimento, dagli asili nido agli istituti superiori.

“A trarre vantaggio da questa nuova visione innovativa della didattica saranno anche le città – spiegano i promotori -: bambini, ragazzi, educatori, insegnanti vivranno i luoghi delle città e li riqualificheranno, li presidieranno con la cultura, la voglia di sapere, la vivacità delle scolaresche”.

Così i consiglieri Ruzzini e Conti, oltre alla disponibilità di parchi e giardini, hanno chiesto a sindaco e Giunta di fornire alle scuole mappe cartacee o online del territorio, per invitare studenti e insegnanti a organizzare la didattica all’aperto, da declinare anche in percorsi di cittadinanza attiva.

La proposta prevede che le dotazioni di arredi per i giardini scolastici siano completate entro l’inizio della scuola, con i gazebo acquistati per le attività estive da lasciare a disposizione degli istituti.

Il consiglio ha dato il via libera alla proposta, dopo una discussione ricca di spunti: “La scuola è un tema centrale, come lo sono la salute e l’ambiente – spiega la consigliera Ruzzini – L’ordine del giorno che ho scritto con il collega Conti coniuga questi tre aspetti della nostra vita in una sfida per la nostra città e per il futuro dei nostri ragazzi. Stare all’aperto è salute, riscopriamo oggi, post covid, un insegnamento fondamentale. In Italia abbiamo un grande problema oltre il covid, ragazzi che non studiano, non lavorano, l’allontanamento scolastico. Pensiamo che vivere la didattica outdoor con continuità come accade in altre città europee voglia dire investire sul futuro dei ragazzi e della loro crescita. Con questo ordine del giorno l’amministrazione rende disponibili a ragazzi e insegnanti i giardini e i parchi, aule all’aperto, aumentando l’offerta di educazione formale e informale, ci auguriamo che gli insegnanti e i dirigenti scolastici colgano questa buona opportunità. Che settembre sia una ripartenza, quindi, per arrivare  a coinvolgere i ragazzi in prima persona nella sfida di ripensare la città”.

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