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L'impresa

Il sindaco di Canonica da Bergamo a Lisbona in bici per ricordare le vittime del Covid

Gianmaria Cerea percorrerà 2.400 km in sella alla sua bici: partirà il 30 luglio

Partirà da Bergamo il 30 luglio e si concluderà a Lisbona il 12 agosto 2020 il pellegrinaggio solitario che il sindaco di Canonica Gianmaria Cerea effettuerà in bicicletta per ricordare tutte le vittime bergamasche del Covid-19, ed in particolare gli infermieri e i medici, i volontari, gli amministratori pubblici impegnati durante il drammatico periodo della pandemia.

La partenza è prevista per le 9 del 30 luglio dalla piazza Vecchia di Bergamo, a seguire un breve saluto da parte del presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli e di un delegato del sindaco di Bergamo nel cortile di Via Tasso, previsto intorno alle 9.15; quindi sarà la volta del santuario di Caravaggio, dove il primo cittadino di Canonica effettuerà una breve sosta verso le 10.15, e dove riceverà il saluto del sindaco di Calvenzano, Fabio Ferla, in rappresentanza dei diciotti Comuni dell’Ambito Distrettuale di Treviglio e di Risorsa Sociale della Gera d’Adda.

Dopo una breve sosta al Municipio di Canonica d’Adda, intorno alle 11, il sindaco si dirigerà alla volta di Torino, sede di arrivo della prima delle 12 tappe previste.

Il ciclo pellegrinaggio toccherà nei giorni successivi Lourdes, dove giungerà il 3 agosto, Santiago di Compostela l’8 agosto, Fatima l’11 agosto e infine Lisbona il 12 agosto: il percorso totale prevede oltre 2.400 km, dodici tappe di lunghezza media di 200 km e due giorni di sosta, il primo a Lourdes ed il secondo a Santiago. Il percorso in bicicletta si concluderà proprio a Lisbona, dove, coincidenza non voluta, il 12 agosto si disputerà il match di Champions League Atalanta-Paris St. Germain.

Con questo lungo ciclo pellegrinaggio il sindaco di Canonica si propone di ricordare innanzitutto le migliaia di vittime bergamasche del Covid-19, di ringraziare tutti coloro che si sono impegnati a vario titolo nel drammatico periodo di emergenza (personale medico, volontari, amministratori ecc.) e di auspicare a tutta l’Europa, in particolare all’Italia e alla Provincia di Bergamo, che una simile pandemia non si verifiche più e che il sacrificio di tanti nostri conterranei e amici non sia stato vano, ma ci consenta in futuro di affrontare con più conoscenza, più preparazione e più tempestività simili tragedie collettive.

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