• Abbonati
Il dramma

In coma per un aneurisma, Michaela ha bisogno di cure costose, la mamma: “Aiutateci”

Ricoverata a San Pellegrino, la 27enne dovrebbe andare in Austria per una terapia sperimentale da mille euro al giorno: l'appello della madre che è sempre al suo fianco

Il 23 settembre 2019 sembra un giorno come tanti altri per Michaela Binato, operaia 26enne di Limbiate (Monza e Brianza) con tanti sogni nel cassetto, tra cui la convivenza con il suo amato Nicola. Mentre sta andando al lavoro accompagnata dal padre, però, la sua vita e quella della sua famiglia cambiano per sempre.

All’altezza di Senago la ragazza è colpita da un malore improvviso, con forte mal di testa e conati di vomito. Il papà Nazzareno accosta l’auto, non sa cosa fare. Alla fine decide di portarla all’ospedale più vicino, quello di Garbagnate. Dopo un paio di tac, la drammatica diagnosi: aneurisma cerebrale.

Da quel giorno di dieci mesi fa Michaela è in coma vegetativo persistente, priva di conoscenza. Dopo un paio di interventi chirurgici, lo scorso aprile è stata trasferita alla Clinica Quarenghi di San Pellegrino Terme per iniziare la riabilitazione.

Michaela Binato

Al suo fianco, ogni giorno e ogni notte, mamma Lucia, 57 anni e tanta grinta: “Ancora non riusciamo a capire come sia potuto accadere proprio alla nostra Michaela – racconta – . Non ha mai avuto alcun tipo di problema fisico. Era una ragazza che stava bene ed era felice. Quel giorno per noi è iniziato l’inferno”.

Quello che aspetta ora la ragazza, che nel frattempo ad aprile ha compiuto 27 anni, è un percorso lungo e complicato. E con poche possibilità di successo, almeno nel nostro Paese: “I medici italiani che l’hanno visitata hanno detto che non si potrà riprendere mai più. C’è anche da dire che, dove è stata curata, sono state commesse alcune leggerezze che in casi come i suoi dovrebbero essere evitate”.

Ma la famiglia della ragazza non si è persa d’animo ed è andata fino in Austria per trovare una soluzione: “Siamo stati alla clinica di Hochzirl a Innsbruck con i referti medici e gli specialisti della struttura ci hanno assicurato che con la loro terapia sperimentale Michaela potrà tornare a stare bene”.

Michaela Binato

Però, c’è un però. Il prezzo: mille euro al giorno. Troppo per la famiglia Binato. Il papà è in attesa della pensione, la mamma è operaia e le due sorelle, Ilenia e Shana, fanno una la parrucchiera e l’altra la commessa. “Siamo disperati – prosegue la madre – , per questo abbiamo deciso di chiedere un aiuto al buon cuore dei lettori di Bergamonews.

Gli amici di Michi, anche attraverso una pagina Facebook apposita, hanno già organizzato alcune iniziative benefiche. Ma non basta. La cura dovrebbe durare dai nove mesi a un anno affinché possa sortire l’effetto sperato. Dunque tantissimi soldi. Vi prego, se potete aiutateci. Grazie fin da ora”.

Per chi volesse fare una donazione per aiutare Michaela attraverso un bonifico, questo è il codice Iban: IT88V0760105138281234981239

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI