Ignoti hanno profanato la lapide di Mamadou Lamine Thiam, conosciuto come Bara, il giovane ritrovato senza vita in un burrone a Ubiale Clanezzo la sera del 23 luglio 2017.
Le immagini sono state diffuse sui social network da un’amica del giovane, Iride Pellegrinelli. “Io non so cosa ci sia nel cuore della gente – commenta con grande amarezza – ma non possiamo non rimanere indignati quando la lapide di un ragazzino morto a vent’anni viene presa a calci e rotta con una mazza. Forse avete distrutto il marmo, ma il vostro odio non potrà mai distruggere l’amore che noi porteremo fino all’ultimo giorno al nostro amico”.
https://www.facebook.com/iride.pellegrinelli/posts/3231964556865354
La tragedia di Ubiale
Del ventenne Bara si erano perse le tracce la notte del 22 luglio 2017, quando era scappato da una festa in paese, la Ubiale Power Sound Festival, dopo un litigio con un ragazzo, inseguito da alcuni dei presenti.
La procura di Bergamo ha chiuso le indagini attorno alla vicenda: secondo gli inquirenti Bara si è buttato nel precipizio in cui ha trovato la morte per sfuggire agli inseguitori. Per i fatti di quella notte, il pubblico ministero Fabio Pelosi ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone, tre sono state rinviate a giudizio.
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