Una buona notizia: finalmente riapre la chiesa di Sant’Andrea in Città Alta, chiusa (salvo per la Messa domenicale e per le visite su prenotazione) dopo i continui furti e atti vandalici. Lo annuncia con un post su Facebook don Giovanni Gusmini, vicario parrocchiale e responsabile della pastorale universitaria per l’ateneo cittadino.
“La Provvidenza ha provveduto in men che non si dica – scrive il sacerdote, in riferimento ad una donazione -. La Chiesa di Sant’Andrea è ora dotata di un sofisticato impianto di sicurezza con telecamere a circuito chiuso. La possiamo perciò riaprire, perché tutti coloro che desiderano ritagliarsi nelle sue navate silenziose un attimo di pace o vedere le sue meravigliose opere d’arte lo possano fare in tutta tranquillità”.
https://www.facebook.com/dongiovanni.gusmini/posts/3087257598051897
Soltanto un mese fa (era il 27 giugno) don Gusmini aveva raccontato tutta la sua delusione sui social network, dopo alcuni furti e atti vandalici all’interno della chiesa di via Porta Dipinta, condividendo con i fedeli le immagini di quanto successo.
“Mi vedo costretto a tenere chiusa la chiesa finché non avrò trovato i fondi per installare un sistema di telecamere di sicurezza a circuito chiuso” aveva spiegato il sacerdote, aggiungendo che il suo “sogno era che Sant’Andrea potesse essere una porta aperta per chiunque cercasse, anche a tarda sera, un’oasi di pace, bellezza e spiritualità”.
Una decisione sofferta ma necessaria, tant’è che al suo sfogo erano seguiti aiuti e manifestazioni di solidarietà da tutta Bergamo. Ora, però, la ‘Provvidenza’ – come la definisce don Gusmini – sembra aver fatto il suo corso.
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