“Sin dall’inizio sono stata l’unica, all’interno del partito di Salvini (quella che un tempo era la Lega) a sostenere convintamente nel centrodestra (insieme a qualche collega di Forza Italia) la necessità di un accordo ambizioso sul Recovery Fund. È stato fatto un grande lavoro diplomatico da parte dell’Italia. Cosa diranno ora Matteo e la Giorgia nazionale? Che spieghino agli italiani da dove avrebbero preso i soldi, loro”.
Polemica e mistero attorno a un post attribuito a Gianna Gancia, europarlamentare leghista e moglie di Roberto Calderoli, nel quale l’ex presidente della Provincia di Cuneo tesse le lodi del Governo per il risultato ottenuto.
Un post che poi è stato rimosso dai social, ma che continua a circolare in rete sotto forma di screenshot e che ha ovviamente scatenato diverse reazioni nel mondo politico.
Dal Movimento 5 Stelle, ovviamente, hanno preso la palla al balzo: l’eurodeputato Mario Furore ha sottolineato che la Gancia “nel suo post dice la verità”, approfittandone per punzecchiare Salvini e Meloni (“Anzichè arrampicarsi sugli specchi, dovrebbero ammettere la vittoria in Europa di Conte e dell’Italia”).
Ma oltre alla posizione sul Recovery Fund, a far innervosire i vertici leghisti c’è anche il passaggio in cui sottolinea la differenza tra “il partito di Salvini” e “quella che un tempo era la Lega”.
Sulla vicenda la diretta interessata non si esprime, così come il senatore Calderoli.
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