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Salute

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Nuova Risonanza Magnetica ad alta tecnologia al Centro Diagnostico di Treviglio

Quest'apparecchiatura è indicata anche per i pazienti claustrofobici

Una RM (Risonanza Magnetica) di qualità ospedaliera, accessibile e confortevole anche per pazienti claustrofobici, con la stessa affidabilità delle migliori apparecchiature. È quella recentemente inaugurata al servizio di Radiologia del Centro Diagnostico di Treviglio. Ma cosa ha di particolare questa apparecchiatura?

“Si tratta di una Risonanza Magnetica di ultima generazione che permette di studiare in modo adeguato e secondo i protocolli più moderni le patologie dell’encefalo, del collo, della colonna e del midollo spinale, delle grandi e piccole articolazioni, dell’addome e della pelvi, e di valutare le malattie arteriose che interessano i vasi epiartici e intracranici, l’aorta addominale e toracica e le diramazioni periferiche per gli arti inferiori e superiori” – spiega il dottor Luca Moschini, responsabile della Neuroradiologia del Centro Diagnostico di Treviglio, struttura ambulatoriale degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi – Gruppo San Donato che anche nel mese di agosto rimarrà aperta per andare incontro alle esigenze del territorio e dei tanti pazienti che hanno dovuto rimandare esami e controlli a causa dell’emergenza da Coronavirus. Presso il Servizio di Radiologia del Centro Diagnostico di Treviglio, oltre alla RM è possibile sottoporsi a ecografie, raggi X, TC cone bean dedicata allo studio delle arcate dentarie e del massiccio facciale.

“I punti di forza di questa Risonanza Magnetica sono da un lato la tecnologia che permette di ottenere immagini sempre più definite anatomicamente e in tempi sempre più veloci, dall’altro le ampie dimensioni che offrono più confort ai pazienti, rendendola adatta anche a quelli claustrofobici” – continua il dottor Moschini.

L’apparecchiatura, il cui aspetto esteriore è simile a quello di una apparecchiatura TC, è composta da un tunnel (gantry), in cui deve essere inserita la regione anatomica da studiare, più largo rispetto a quelli tradizionali (con un diametro di 70 cm. rispetto a 60 cm.), una differenza importante che permette di superare anche i problemi derivanti dalla claustrofobia.

A ulteriore confort dei pazienti poi, sono state installate condizioni particolari di illuminazione e un condizionamento aereo ottimale grazie al quale non si ha la sensazione che ″manchi l’aria″. Ogni dettaglio, quindi, è studiato per rendere questo prezioso esame – oggi di una grande rilevanza per la diagnosi di molte patologie, da quelle dell’apparato motorio e cardiovascolare ai tumori – accessibile a tutti i pazienti, anche di quelli più “fragili”.

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