Il vaccino contro il coronavirus dello Jenner Institute della Oxford University con la collaborazione dell’azienda biotech italiana Irbm di Pomezia, “ha indotto una forte risposta immunitaria e anticorpale fino al 56/mo giorno della sperimentazione in corso”. Il risultato è pubblicato sulla rivista Lancet. Si tratta di risultati preliminari riferiti alla fase 1-2 di sperimentazione che ha coinvolto 1.077 adulti sani, ma Oxford ha già iniziato i test di fase tre.
Poiché l’epidemia è molto diminuita in Gran Bretagna, i test sono in corso soprattutto in Brasile. I risultati di questa ulteriore sperimentazione sono attesi per agosto-settembre, quando le prove avranno coinvolto circa 10 mila persone: un numero sufficiente per dare una risposta anche sulla sicurezza, oltre che sull’efficacia del vaccino.
Una prima somministrazione, limitata alle categorie più a rischio, potrebbe iniziare se non ci saranno contrattempi a ottobre. Per l’inizio dell’anno prossimo si potrebbe prevedere una distribuzione più allargata.
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