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Definitiva la decisione

Bergamo e Brescia capitali della cultura 2023, Gori: “Ci faremo trovare pronti”

Con il via libera del Senato al decreto Rilancio è ufficiale la decisione. Il sindaco: "Ci serviva un motivo per tornare a programmare il futuro"

Bergamo e Brescia saranno capitali della cultura per il 2023. La decisione ufficiale è stata presa giovedì 16 luglio dal Senato, che ha approvato il Decreto Rilancio rendendo così definitiva l’assegnazione per legge alle città.

Entusiasta della decisione del Senato anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori: “Ci serviva un motivo per tornare a programmare il futuro e questo è un contributo in questa direzione – spiega -. Rimbocchiamoci le maniche e partiamo subito con entusiasmo. Nel 2023 tutti guarderanno a Bergamo e Brescia: noi ci faremo certamente trovare pronti”.

Dopo l’Unesco un nuovo palcoscenico e biglietto da visita per la nostra città: che cosa può offrire? “Bergamo può offrire moltissimo – risponde il sindaco -, a partire dalla sua storia e dalla ricchezza del suo patrimonio artistico e monumentale. Negli ultimi anni le sue istituzioni culturali sono molto cresciute intorno all’idea di una nuova identità, non solo manifatturiera. La tradizione è stata valorizzata ed è diventata la principale leva della recente attrattivi turistica”.

“La novità e l’eccezionalità di questa designazione – continua Gori – derivano dall’alleanza tra due città, accomunate da profonde radici storico-culturali, dalla tragedia della pandemia Covid e oggi dalla volontà di rilanciarsi proprio a partire dalla cultura. Il dossier dovrà essere pronto per il gennaio 2022: abbiamo tempo per lavorarci bene. L’aeroporto di Bergamo sarà la grande porta per l’arrivo dei turisti italiani e stranieri. La brusca chiusura di tutte le attività – e quindi anche dell’aeroporto – dovuta all’emergenza sanitaria, ci ha sorpreso mentre stavamo impostando una strategia di incoming turistico rivolta ai mercati extraeuropei, e in particolari a quelli dell’ Far East, Cina e Giappone in primo luogo. Sarebbe bello che l’anno di Bergamo e Brescia capitali della Cultura potesse concretizzare quel disegno”.

Che cosa vorrebbe il sindaco per Bergamo? “La vorrei viva e consapevole della sua straordinaria ricchezza. Abbiamo lanciato la candidatura di Bergamo e Brescia pensando innanzitutto ai nostri cittadini, feriti dalla tragedia della pandemia, con l’idea che la cultura possa rappresentare una “cura” per ciò che hanno dovuto affrontare. Vorrei quindi Bergamo “rasserenata” grazie alla cultura, rinsaldata nella sua identità e anche per questo in gradi di guardare con fiducia al futuro”.

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