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A scanzorosciate

Tentò di uccidere l’ex moglie a colpi di pistola: in Appello pena ridotta a 12 anni fotogallery video

Il 27 settembre 2018 Salvatore D’Apolito ferì gravemente Flora Agazzi perché aveva deciso di lasciarlo

Pena ridotta in appello a 12 anni per Salvatore D’Apolito, il 51enne foggiano che il 27 settembre 2018, a Negrone di Scanzorosciate, sparò sei colpi di pistola contro l’ex moglie, Flora Agazzi, 54 anni, ferendola gravemente.

Tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e ricettazione di arma, queste le accuse nei confronti dell’uomo che in primo grado era stato condannato a 16 anni in abbreviato (con sconto di un terzo della pena). Il gup aveva anche imposto all’uomo, difeso dall’avvocato Stefano Sorrentino, il pagamento, come risarcimento del danno subìto, di 100mila euro all’ex consorte, parte civile al dibattimento con l’avvocato Marta Vavassori.

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, la donna aveva deciso di lasciarlo ed era tornata a vivere dai genitori. Una scelta che il 51enne non aveva accettato e che lo aveva segnato profondamente.

Quella mattina di follia, subito dopo aver cercato di uccidere l’ex moglie, l’uomo era fuggito, non facendo rientro nella sua abitazione di Villasanta, in provincia di Monza Brianza.

Nessuno lo aveva più visto dopo la fuga, in sella a una Vespa 50 special colore bianco, a bordo della quale da Villasanta aveva raggiunto la villetta dove si era trasferita Flora Agazzi. I due non vivevano più insieme dal gennaio del 2017.

Ricercato in tutta la Lombardia, D’Apolito si era costituito una decina di giorni dopo ai carabinieri, ai quali aveva spiegato la dinamica dei fatti.

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