• Abbonati
A cura di

Enoteca Gaudes

Drink

Il Gin, uno dei distillati più amati: ecco come apprezzarlo al meglio

Generalmente viene adoperato per preparare diversi tipi di cocktails o long drink, ma tanti lo bevono anche liscio, apprezzandone l'aroma nella sua purezza

Negli ultimi anni il gin è diventato sempre più popolare. Questo distillato, immancabile nei bar e nei locali ma anche nelle case di moltissimi avventori, è uno dei distillati più apprezzati e venduti al mondo.

Generalmente viene adoperato per preparare diversi tipi di cocktails o long drink, mixato con altri ingredienti, ma tanti lo bevono anche liscio, gustandone l’aroma nella sua purezza.

La sua storia è lunghissima e ricca di curiosità: molti pensano che sia nato nel Regno Unito ma, in realtà, le prime ricette per la produzione di questo alcolico sono originarie dei Paesi Bassi e risalgono alla metà del 1600: in quegli anni veniva adoperato come rimedio per i disturbi di stomaco e, per questo, si è diffuso su scala globale, arrivando anche Oltremanica, dove ha trovato e continua ad avere numerosi estimatori.

Il nome deriva dal suo ingrediente fondamentale, ossia le bacche di ginepro, anche se tante altre componenti (chiamate in gergo “botanicals”, cioè “botanici”) come il coriandolo e le scorze d’agrumi compaiono spesso nelle preparazioni dei vari mastri distillatori di gin. A fare la differenza è la capacità di bilanciare sapientemente le varie botanicals per creare un gin con caratteristiche uniche.

Principalmente esistono due metodologie di produzione: la prima è la distillazione che porta ad ottenere i cosiddetti “Distilled Gin”, mentre la seconda è la tecnica con cui si ottengono i “Compound gin” ovvero tutti quei gin prodotti senza distillazione ma unendo le botanicals ad alcol neutro e lasciandole in immersione per diverso tempo. Questo metodo si diffuse rapidamente negli Stati Uniti durante il proibizionismo essendo molto più semplice da realizzare.

Per assaporarne appieno le peculiarità, i più consigliano di versarlo nei classici bicchieri da cocktail, i Tumbler glass, che rendono più agevole la diffusione del gusto e del profumo del Gin. Altri, invece, preferiscono i tradizionali calici, ma si tratta di una scelta pressoché soggettiva. Per quanto riguarda la temperatura, invece, non va servito nè troppo ghiacciato né troppo caldo, poiché potrebbero venir meno i sapori: la soluzione ideale è la temperatura ambiente, intorno ai 21 o 23 gradi. E va consumato a piccoli sorsi trattenendolo in bocca per pochi secondi per coglierne l’essenza: in linea di massima, un buon Gin dovrà avere un sapore caloroso ma non troppo aggressivo.

Rivolgendosi all’Enoteca Gaudes, a Torre de’ Roveri in via Marconi 1, se ne può trovare un’ampia gamma: per avere ulteriori informazioni telefonare al numero 0350401452, inviare un’e-mail a info@enotecagaudes.it oppure consultare il sito www.enotecagaudes.it

Rimani aggiornato sulle sue proposte accedendo alla pagina Facebook e Instagram.

 

Nella foto, un impianto per la distillazione del gin

 

 

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI