Come si può esprimere voto segreto se il consiglio comunale si svolge in videoconferenza e la chat, usata per le comunicazioni, è visibile a tutti?
Il problema si è posto nella seduta di lunedì 13 luglio a Bergamo, quando i consiglieri sono stati chiamati, durante le prime battute, a dare il proprio benestare o meno al nome proposto dal Comune per il rinnovo del collegio dei revisori dei conti.
Due dei tre membri dell’organo di revisione erano stati già scelti mediante estrazione dalla Prefettura mentre al Consiglio è affidata, tramite votazione a maggioranza assoluta, la nomina dell’ultimo, con funzione di presidente.
Così con Elvio Bonalumi e Mario Antonio Guallini, rispettivamente primo e secondo estratto dalla Prefettura, il vicesindaco e assessore al Bilancio Sergio Gandi ha proposto il nome di Alberto Carrara, già presidente dell’ordine dei Commercialisti di Bergamo, consigliere comunale durante la Giunta Vicentini e componente dello stesso collegio di revisore dei conti nel mandato successivo.
A chiarire la modalità di voto è stato Ferruccio Rota, presidente del consiglio comunale: “Propongo una mozione d’ordine – ha spiegato – L’articolo 60 comma 1 stabilisce che le votazioni riguardanti la nomina di persone avvengano a scrutinio segreto, con scheda o altro strumento idoneo. La scheda con il consiglio in videoconferenza non si può fare: eccezionalmente, d’accordo con tutti i capigruppo, propongo quindi che ogni consigliere, attraverso il proprio cellulare, mandi un messaggio whatsapp al segretario generale che si fa garante della segretezza del voto”.
E così è stato fatto: con tempistiche leggermente più lunghe rispetto a una normale votazione, il consiglio ha nominato (26 favorevoli e 4 astenuti) Alberto Carrara nuovo presidente del collegio dei revisori dei conti.
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