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Il documento

Bergamo traccia il suo futuro: definite le linee guida per la rinascita post-Covid

Redatto alla fine di un lungo processo partecipativo "Bergamo2020, strategia di rilancio e adattamento": dalla cittadinanza sono pervenuti ben 107 contributi.

Presentata in consiglio comunale la versione definitiva di “Bergamo2020, strategia di rilancio e adattamento”: si tratta di un documento “bussola”, redatto per definire le linee guida per la rinascita della città dopo l’emergenza Coronavirus.

Nella seduta di lunedì 13 luglio il sindaco Giorgio Gori lo ha presentato al Consiglio, convocato in videoconferenza, spiegando come l’amministrazione abbia recepito emendamenti e proposte pervenuti durante un processo di partecipazione durato diverse settimane.

Un percorso di partecipazione che ha visto dapprima la stesura del documento da parte del sindaco e degli assessori del Comune di Bergamo: poi è toccato alle forze politiche che compongono il consiglio dare il proprio contributo, attraverso 14 tavoli di lavoro strutturati dalla Presidenza in via telematica.

Infine, anche gli stakeholder del territorio e la cittadinanza hanno potuto partecipare alla stesura del documento definitivo, fornendo suggerimenti e proposte, chiedendo aggiustamenti e ampliamenti direttamente sul sito del Comune.

Tutti i contributi sono poi stati esaminati dalla Giunta del Comune di Bergamo e ora alla città viene restituito il documento definitivo che sarà il programma delle azioni che Bergamo metterà in campo per convivere, si spera solo fino a inizio 2021, con il COVID-19.

Complessivamente sono stati 107 i contributi pervenuti dalla cittadinanza: molti di questi hanno trovato riscontro nel documento finale, altri sono stati giudicati tecnicamente inammissibili, prevedevano un periodo molto ampio di attuazione – in contrasto con lo spirito del documento stesso, da attuare subito con un orizzonte di alcuni mesi – o compresi in altri punti già all’interno della Strategia Bergamo2020.

“In questa fase – spiega il sindaco Giorgio Goriè stato a mio avviso particolarmente utile raccogliere alcune idee che pensiamo di poter fare nostre e costruire strategie che pensiamo si possano attuare in modo più efficace laddove prodotte in modo più inclusivo. Bergamo ha vissuto una fase durissima, alla conclusione della quale dobbiamo recuperare quel che abbiamo visto distrutto in poche settimane e anche cambiare certi aspetti della vita della città che pensiamo sia necessario ripensare. Quindi non un ritorno al passato, ma una diversa normalità, di cui non conosciamo ancora la durata. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno dato il proprio contributo. In questa fase cosi difficile per il nostro Paese, trovo che ci sia lo spazio per realizzare un esercizio proattivo di creatività e di concretezza, che sottolinea la funzione e il ruolo dell’Amministrazione comunale: molto stiamo già facendo, l’impegno è quello di darne piena attuazione entro i prossimi mesi”.

Qui il documento finale.

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