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Innovazione

La terapia che ha permesso a Leti di camminare “funziona per la riabilitazione post Covid” video

Il metodo elaborato dal dottor Viktor Terekhov ha avuto successo sulla 19enne di Roncobello: ora viene utilizzato anche per la riabilitazione su malati di Coronavirus che hanno avuto conseguenze neuromuscolari.

Più di 53mila movimenti e oltre 77mila passi guidati dalla Stimolazione Funzionale Elettrica Adattiva Kinesiterapica (AFESK): è lo speciale programma di riabilitazione stilato utilizzando l’innovativa workstation VIK16 della Viktor Srl che ha permesso a Letizia Milesi di tornare a camminare.

La storia della 19enne di Roncobello è un segnale di grande speranza per tutti coloro che hanno problemi spinali: decisivo l’incontro con il luminare russo Viktor Terekhov, nel novembre 2018 che con la società che porta il suo nome ha trovato casa al POINT di Dalmine.

“La diagnosi con cui è arrivata da noi era di emiparesi destra post-trauma C1-2 – racconta il dottor Terekhov – Per elaborare il programma è stato condotto uno studio dell’apparato neuromuscolare utilizzando il metodo della polimiografia funzionale. L’analisi dei dati ottenuti non solo ha confermato violazioni precedentemente rivelate della parte destra del corpo, ma anche correlate a un trauma funzionale e sul lato sinistro”.

La workstation VIK16 consente la stimolazione elettrica funzionale sincrona dei principali gruppi muscolari del corpo attraverso 16 canali nel processo di esecuzione di movimenti ciclici, che vengono utilizzati nella riabilitazione.

I programmi di stimolazione si basano sui modelli fisiologici di movimento, il che significa che il gruppo muscolare che realizza il movimento riceve uno stimolo sincronizzato con il suo periodo di attività: in questo caso, lo stimolo elettrico agisce simultaneamente sul muscolo, fornendo contrazioni muscolari fisiologiche e feedback sensitivo.

Tale feedback viaggia attraverso i nervi sensoriali fino al sistema nervoso centrale, processo che è particolarmente importante per trattare patologie con compromessa capacità di veicolare stimoli sensitivi.

“Letizia si è impegnata con piena dedizione e rapidamente si è abituata a carichi di lavoro significativi – continua Terekhov – Già a giugno 2019 ha iniziato a camminare senza assistenza, utilizzando solo un blocco dell’articolazione della caviglia destra. Regolari studi polimiografici hanno confermato l’efficacia del trattamento e consentito di effettuare i necessari adeguamenti dei programmi di stimolazione”.

Fin dall’inizio uno degli esercizi introdotti nel percorso riabilitativo (pensato su cicli di tre sessioni a settimana) è stato quello gestito dal programma di stimolazione relativo al cammino, che ad oggi l’ha accompagnata in più di 77mila passi per un totale di circa 15 chilometri.

Un percorso che è stato adeguato nel tempo, in base ai progressi fatti e testimoniati da regolari studi polimiografici.

Uno dei neurochirurghi in contatto con Letizia le ha fatto conoscere un esperto americano, specialista di operazioni di stabilizzazione delle vertebre cervicali superiori.

“Abbiamo quindi confermato la razionalità di poter affrontare tale tipo di procedura – spiega Viktor Terekhov -. L’operazione è stata eseguita alla fine di ottobre 2019 ed è andata per il verso giusto”.

“Dopo l’operazione – continua il dottor Terekhov – è stato elaborato un programma di riabilitazione, che è stato attuato fino alla quarantena relativa al Covid. L’8 febbraio è stato condotto un altro studio polimiografico, che ha confermato significative dinamiche positive, e dopo la quarantena è arrivata un’ulteriore conferma sulla positiva linea di miglioramento ottenuta grazie al metodo Viktor applicato con la tecnologia AFESK e la workstation VIK16. E la storia riabilitativa di Letizia continua”.

Il Metodo Viktor e la riabilitazione post-Covid 19

Oggi mediamente 15 persone al giorno, di età diverse e per lo più con gravi disturbi neurologici sono trattati nel Centro Pilota Fisioterapico – Viktor Physio ubicato all’interno del Point a Dalmine.

Le dinamiche positive, anche dopo alcune sessioni iniziali, permettono di raccomandare il metodo Viktor e la tecnologia AFESK anche per la riabilitazione accelerata dei disturbi neurologici che insorgono post intossicazione virale da Coronavirus.

“Alcuni centri stanno già utilizzando questo approccio terapeutico e nello specifico VIK16 per trattare pazienti che nei mesi scorsi hanno sviluppato gravi problematiche legate all’infezione da Covid-19, in particolare deficit neuromuscolari – evidenzia il dottor Terekhov – Nei prossimi giorni saremo in grado di fornire i risultati di un primo studio scientifico su pazienti trattati con il nostro metodo”. 

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