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Lo scontro

Bonus Covid ai medici, la Lega attacca Pd e M5S: “Esclusi extramoenia e specializzandi”

Il Carroccio aveva presentato un emendamento al decreto Rilancio per incrementare le risorse sui premi che le Regioni possono pagare ai medici ospedalieri, compresi specializzandi e titolari di incarico e collaborazione

” Il Pd e 5 Stelle di Bergamo continuano a prendere in giro i bergamaschi – sostengono i parlamentari della Lega orobica – ma stavolta lo fanno giocando sulla pelle dei medici, considerati eroi, a parole, e poi pugnalati alle spalle attaccandosi a cavilli burocratici. Il tema riguarda il bonus per l’emergenza Covid che non viene assegnato ai medici extramoenia (sono dipendenti ospedalieri, un migliaio in Lombardia, che oltre all’attività in ospedale svolgono fuori dall’Asst solo la parte privatistica delle loro prestazioni, che ovviamente durante l’epidemia si è fermata) e agli specializzandi che hanno lavorato ‘al fronte’, arruolati all’istante come accade in guerra”.

La Lega aveva presentato un emendamento al decreto Rilancio in modo da incrementare le risorse per i premi Covid che le Regioni possono pagare ai medici ospedalieri, compresi specializzandi e titolari di incarico e collaborazione.

“In pratica tutti coloro che ci hanno messo l’anima per superare l’emergenza – continuano i parlamentari leghisti -. La maggioranza Pd e 5 Stelle però ha voluto modificarlo escludendo quelle categorie di medici che hanno lavorato come tutti gli altri, ma hanno contratti diversi. Uno schiaffo a chi ha rischiato la vita, soprattutto a Bergamo e in Lombardia, che la deputata del Pd Elena Carnevali cerca di giustificare parlando di ‘groviglio delle norme contrattuali dei contratti collettivi di lavoro’ augurandosi poi ‘che Regione Lombardia, trovi negli strumenti di contrattazione decentrata, una leva al Ccn per gli extramoenia’. Quindi la solerte deputata del Pd, con un imbarazzante salto carpiato, spera che la Regione risolva il danno creato dalla sua stessa maggioranza in Parlamento, dopo che, solo pochi giorni fa, sosteneva il commissariamento della giunta Fontana”.

“Il governo – concludono – con l’avallo dei deputati Pd e 5 Stelle lombardi, volendo equiparare il premio a tutte le regioni, alcune delle quali solo sfiorate dall’epidemia, non ha voluto tenere conto della straordinarietà dell’impegno dei medici della nostra regione. Ora cercheremo di rimediare a questa pugnalata nella schiena rifilata dal governo ai lombardi, proponendo al Ministro della Salute e a quello dell’Economia uno provvedimento ad hoc, sempre che la Regione non riesca, come ha fatto spesso, a tamponare di propria iniziativa alle inefficienze e agli sgambetti romani”.

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