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Bufera

“Terrone del c…” a un napoletano, procedimento della Procura contro l’Atalanta

Il tifoso ha provocato Gasperini prima della partenza da Treviglio, così il team manager Moioli l'ha insultato: in serata la decisione della Figc

La Procura federale della Figc, guidata da Giuseppe Chinè, si è attivata su un episodio accaduto sabato 11 luglio alla stazione di Treviglio, dove un componente dello staff dell’Atalanta si è rivolto a un tifoso del Napoli con un’espressione discriminatoria (“Terrone del c…”) e con altri improperi.

Il procedimento, si apprende dall’Ansa, è già aperto per un dirigente individuato dalla Procura nel team manager Mirco Moioli e nei confronti del club per responsabilità oggettiva. Sulla vicenda, che verrà ricostruita grazie anche ai video pubblicati in rete, potrebbe essere contestata la violazione agli artt. 4 e 28 del Codice di giustizia sportiva.

Ma cosa è successo alla stazione di Treviglio sabato mattina, mentre l’Atalanta partiva per Torino?

Smartphone alla mano, un tifoso del Napoli ha avvicinato l’allenatore nerazzurro Gian Piero Gasperini, in procinto di imbarcarsi sul treno che avrebbe portato la squadra a Torino, provocandolo sulla partita alla Juve: “Dopo dieci anni ve la giocate la partita o gliela regalate come al solito?”, chiede il supporter del Napoli che prima viene cacciato dallo stesso Gasperini (“Pedala, vai…”) e poi viene mandato a quel paese dal dirigente atalantino Moioli che lo insulta dandogli del “terrone del c…”.

Nel post partita di Juve-Atalanta Gasperini ha cercato di buttare acqua sul fuoco: “Abbiamo invitato la persona a Zingonia. È stato aperto un procedimento? Non mi sento coinvolto, non è nella mia storia e nella mia vita – ha sottolineato Gasperini ai microfoni di Dazn -. Ho amici dappertutto, non è un problema mio e neanche dell’Atalanta”.

In tarda serata le scuse

In tarda serata sono poi arrivate le scuse del team manager Mirco Moioli: “Mi scuso per l’espressione usata nei confronti di questo pseudo-tifoso. Mi scuso per non essere stato in grado di mantenere la calma di fronte alle accuse gravi ed infamanti di questo signore che, evidentemente, aveva preparato la provocazione. Non mi sto giustificando, sono consapevole di aver sbagliato, anche nei confronti dell’Atalanta”.

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