Il ritorno a Bergamo dopo mesi di lockdown a Londra ha finalmente permesso a Valentina Signorelli, 31enne di Bergamo, di riabbracciare i suoi cari ed elaborare il lutto che ha colpito la sua famiglia.
La storia di Valentina evidenzia un successo lavorativo tra Roma e Londra, da emigrata che ha successivamente ottenuto la residenza nel Regno Unito, con il pensiero che in queste settimane – isolata nella City – è sempre corso veloce verso Bergamo.
La grande passione per il settore audiovisivo l’ha portata a laurearsi nel 2013 in lettere moderne e cinema all’Università Sapienza di Roma. A questo punto, come accade a quasi la totalità dei ragazzi che concludono il proprio percorso di studi, si è guardata attorno per cercare lavoro.
“E purtroppo in Italia non ho trovato nessuna possibilità di impiego nel settore audiovisivo, neppure come stage gratuiti…– commenta Valentina, che decide di puntare su Londra – Una città che ho visitato numerose volte da piccola e che ho frequentato anche in estate durante gli studi per perfezionare il mio inglese”.
Nel Regno Unito ottenere i dottorati è più semplice e, grazie al suo impegno, Valentina si aggiudica un dottorato di 4 anni in film con approfondimento delle tecnologie digitali all’università di Westminster.
Da novembre 2019 dirige un corso di laurea in Media and Communication presso l’University of East London.
“Il mio obiettivo consisteva nell’unire la teoria alla pratica e così decisi di aprire una società, chiamata Daitona, con due miei amici di Roma, Lorenzo Giovenga e Lorenzo Lazzarini. Il primo lavoro è stato un documentario sulla vita di mia nonna, bergamasca doc, oggi 93enne, dal titolo in dialetto ‘Anséra – Trace the future’ che è stato distribuito in diversi paesi, tra cui Germania e Regno Unito”.
Valentina si divide tra Roma, Milano e Londra specializzandosi in produzione transmediale e di contenuti per diverse piattaforme audiovisive. “È stato molto interessante lavorare sia per grandi aziende multinazionali che per realtà locali”.
Il filone delle fiction vede la produzione di un lungometraggio dal titolo “Daitona” (come il nome della società), una commedia con attori importanti, tra cui Ornella Muti e distribuito da Cecchi Gori. La storia racconta di un ex prodigio letterario che 10 anni dopo si ritrova una meteora. I lavori proseguono con fiction, documentari e nuovi media, con produzioni di rilievo, tra le quali il cortometraggio “Happy Birthday” con musiche di Achille Lauro, secondo evento più visto a Venezia.
Valentina non dimentica mai le tematiche riguardanti il sociale e ha avuto anche l’occasione di girare un documentario a bordo della nave Aquarius, gestita dall’organizzazione Sos Méditerranée, un lavoro concluso due giorni prima che la nave venisse fermata.
In questi giorni Valentina è riuscita a tornare a Bergamo per passare un po’ di tempo con i suoi genitori, entrambi medici neo pensionati che hanno vissuto da bergamaschi la tragedia causata dal Covid-19.
Non è stato un ritorno semplice, proprio perché Valentina ha trascorso il periodo del lockdown a Londra e da lontano ha assistito impotente anche a tre lutti che hanno colpito la sua famiglia.
“Mia mamma ha dovuto gestire una situazione molto difficile, ha tenuto alto il morale e ha garantito anche il supporto psicologico a tutti noi parenti – afferma commossa -. In un caso ha filmato il funerale di uno dei miei zii e ho potuto partecipare al lutto solo tramite video. Mio padre invece ha deciso di tornare in servizio, dando il suo supporto all’ospedale allestito presso la Fiera di Bergamo”.
“A Londra ho la residenza ma la mia famiglia e il mio cuore sono a Bergamo. Per questo ho deciso di dedicare una web serie alla mia terra. Si tratta della prima commedia europea realizzata in web series completamente da remoto, dal titolo LONDON LOCKDOWN’ che ho presentato anche al Rotary Bergamo Nord e che racconta la storia di due personaggi che dopo una festa si addormentano e quando si risvegliano non riescono a lasciare la casa dove si trovano perché la tecnologia li ha imprigionati a causa del lockdown”.
Un periodo che ha segnato anche la quotidianità di Valentina Signorelli.
“Il 24 febbraio ero a Roma per festeggiare il compleanno della nostra società Daitona, mentre il 23 marzo è iniziata la chiusura nel Regno Unito. In università mi sono subito adoperata per convertire via web le ultime settimane di lezioni ed esami. Nel frattempo venivo informata della situazione dai miei genitori e da mia sorella (anche lei medico). È stato un periodo veramente difficile, anche per l’altissimo numero di parenti e conoscenti che si sono ammalati”.
Parlando di futuro a Valentina piacerebbe continuare a lavorare in produzione, in modalità “glocal”, in modo da promuovere le eccellenze territoriali nel mondo.
Nel prossimo futuro c’è una scappata a Roma in modo da programmare l’attività con i suoi soci e una vacanza a Palermo, prima di rientrare a Bergamo e poi di nuovo a Londra per un nuovo anno scolastico e tanti progetti.
Lockdown a parte, avverti spesso la saudade di Bergamo? “È la mia terra e spesso penso all’immagine di città alta. Ma devo confessare che mi mancano moltissimo i prodotti tipici bergamaschi, anche semplicemente pane e focacce che qui si trovano facilmente in tantissimi panifici”.
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