Matteo Scapin, accusato del duplice omicidio volontario di Luca Carissimi e Matteo Ferrari, sarà giudicato con rito abbreviato: è quanto è stato stabilito nel corso dell’udienza preliminare di venerdì 10 luglio, su richiesta dei suoi difensori Andrea Pezzotta e Riccardo Tropea.
Il caso risale al 4 agosto dello scorso anno quando Scapin, 34 anni, a bordo della sua Mini Cooper urtò la vespa sulla quale viaggiavano i due giovani residenti nel quartiere cittadino di Borgo Palazzo, al termine di una serata di tensione all’interno e all’esterno della discoteca Setai di Orio al Serio.
Secondo il pm Raffaella Latorraca quella manovra fu volontaria, mentre i difensori del ragazzo si sono sempre opposti a quella ricostruzione riconducendo il tutto all’omicidio stradale.
Una manovra al centro di diverse perizie cinematiche che, presumibilmente, saranno il nodo centrale anche del processo.
Nella mattinata di venerdì gli avvocati Pezzotta e Tropea hanno chiesto che nel rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena, venga ascoltato il proprio consulente che depositerà una nuova perizia sulla dinamica.
In aula non c’era l’imputato, agli arresti domiciliari per decisione della Cassazione, mentre c’erano i familiari delle vittime che, rappresentati dagli avvocati Francesca Longhi e Dimitri Colombi, si sono costituiti parte civile nel procedimento.
La prossima udienza è stata fissata per l’11 settembre: il Gup Massimo Magliacani in quella sede ascolterà anche il perito della procura.
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