Nove vittorie consecutive, ottantacinque gol in campionato, terza partita senza subire reti, Champions League in cassaforte e seconda posizione a due soli punti (aspettando Verona-Inter). Basterebbe questo per dire perché, anche in una serata tutt’altro che spettacolare, l’Atalanta continua a volare.
Con la Samp arriva l’ennesimo sigillo di una stagione storica. Non un trionfo, ma una partita portata a casa con le unghie e con i denti, contro una squadra che è venuta a Bergamo per giocarsela alla pari.
A decidere tutto sono stati, nel finale, Toloi e Muriel. Il brasiliano ha sbloccato la gara – che sembrava più una partita a scacchi – con un colpo di testa su corner di Malinovskyi al 75′, mentre il colombiano (diciassettesimo gol per lui) ha chiuso il match dieci minuti dopo con un destro dei suoi, dal limite, potente e preciso.
L’Atalanta ha giocato, come a Cagliari, con la convinzione delle grandi squadre, capace anche di amministrare le iniziative degli avversari senza per forza giocare sempre e solo col pedale del gas pigiato.
Con i doriani si è visto, poi, un immenso Papu Gomez, che ha corso il giusto ma che, col pallone tra i piedi, ha disegnato calcio. Fantastico, ancora una volta.
Sabato il big-match di Torino con la Juventus: i bergamaschi se lo giocheranno con serenità, consapevoli che tutto può ancora succedere.
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