Una diversa visione per la futura gestione della società HServizi Spa e un nuovo requisito per i consiglieri di amministrazione (si deve essere residenti nell’Isola bergamasca) ha spinto il presidente Massimo Monzani a rassegnare le dimissioni.
Una lettera che non nasconde l’amarezza è stata indirizzata al direttore Mario Morotti, al presidente del collegio sindacale Danilo Zendra, oltre ai componenti del consiglio di Amministrazione Ilaria Genuessi e Marco Donadoni.
Il testo della lettera:
“Siccome da che mondo è mondo, le conferme e le bocciature degli Amministratori sono sostanzialmente espressone del giudizio sul loro operato, debbo dedurre che il giudizio sul lavoro mio è negativo.
La cosa più grave, per me personalmente, sta nel fatto che ritenevo di aver svolto un lavoro valido, almeno meritevole di una sufficienza tale da consentire, che so, di essere ascoltato, di poter esprimere un’opinione, di essere in modo dignitoso informato di un processo in atto: evidentemente sono affetto da grave dislessia nel leggere le situazioni che definiscono la realtà delle cose e la qualità delle iniziative realizzate nell’interesse della vostra società. Di questa mia illusione debbo a questo punto chiedere scusa.
So perfettamente che l’essere sentito dal gruppo dei Saggi non avrebbe cambiato certamente nulla, sarebbe però stato un fatto di cortesia e di rispetto, forse per carità, meritato dall’impegno realizzato.
Vi prego infine di rappresentare a tutti anche in questa antipatica occasione, il mio più sincero augurio di un prospero futuro alla Società HServizi, ai suoi dipendenti e alle Comunità civiche che costituiscono l’Isola bergamasca”.
La cessione di Hidrogest ad Uniacque ha fatto perdere gran parte della funzione di Hservizi, una società ora in cerca di identità anche se sempre al centro degli appetiti di posti nell’Isola.
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